Attualità giovedì 25 luglio 2024 ore 11:20
Tratta e sfruttamento, la Toscana tende la mano alle vittime
Un avviso regionale è aperto per finanziare progetti di accompagnamento fuori dalle situazioni di vulnerabilità sociale ed economica
FIRENZE — Con uno stanziamento da 200mila euro la Toscana tende la mano alle vittime di tratta e di grave sfruttamento lavorativo: è aperto fino al prossimo 26 Agosto l’avviso, messo in campo dall’Agenzia Regionale Toscana per l’Impiego (Arti), attraverso cui è possibile ottenere il finanziamento per progetti rivolti a favorire percorsi di uscita da situazioni di sfruttamento e contrastare i fattori di vulnerabilità sociale ed economica.
L'iniziativa è cofinanziata nell’ambito del PR FSE+ 2021-2027 e si rivolge a persone maggiorenni vittime di tratta e/o di grave sfruttamento lavorativo inserite nei progetti territoriali della Toscana in attuazione del Programma Unico di emersione, assistenza ed integrazione, residenti o domiciliati e/o aventi dimora abituale nel territorio regionale.
Le proposte di progetto dovranno prevedere diverse tipologie di politiche attive e di formazione. Oltre a un pacchetto di attività obbligatorie (definizione del percorso individuale e orientamento specialistico), dovranno contenere attività facoltative tra come l’accompagnamento al lavoro, promozione/attivazione di tirocini non curriculari e/o di inclusione, percorsi formativi collettivi, voucher per la frequenza di un corso individualizzato oppure per un corso finalizzato al conseguimento di patente categoria B.
I progetti potranno essere presentati da un’associazione temporanea d’impresa oppure un'associazione temporanea di scopo composta da associazioni ed enti del terzo settore operanti nell’ambito della rete Satis, il Sistema antitratta toscano interventi sociali, e/o soggetti iscritti nel registro delle associazioni e degli enti che svolgono attività a favore di persone immigrate. Possono partecipare anche organismi formativi accreditati e soggetti accreditati per lo svolgimento dei servizi per il lavoro.
Sarà possibile presentare domanda di finanziamento del progetto sul Sistema Informativo FSse all’indirizzo https://web.regione.toscana.it/fse3/.
"Non solo repressione"
“Per agire efficacemente contro lo sfruttamento e il caporalato non sono sufficienti soltanto gli strumenti della repressione. Occorre anche contrastare i fattori di vulnerabilità sociale ed economica che determinano situazioni di schiavitù o semischiavitù. In questa direzione va l’intervento che abbiamo varato”, dichiara il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
“I recenti fatti di cronaca, penso ad esempio alla tragica vicenda di Satnam Singh, ci ricordano, ancora una volta, che di fronte alla piaga dello sfruttamento e del caporalato occorre andare oltre l’indignazione e le istituzioni devono impegnarsi attraverso azioni efficaci e concrete”, spiega l’assessora regionale alla formazione professionale e al lavoro Alessandra Nardini.
“Nessun territorio e nessun settore - prosegue - può dirsi immune da questo tipo di fenomeni che dobbiamo combattere e prevenire. In Toscana vogliamo implementare il nostro impegno in questo senso".
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI