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Attualità domenica 11 dicembre 2022 ore 14:00

Liste d'attesa, 31 milioni e mezzo per smaltirle

medici covid

Dopo il collo di bottiglia generato dallo stop Covid per l'erogazione delle prestazioni, si corre per tagliare i tempi. Il punto della situazione



FIRENZE — Una torta da 500 milioni di euro a livello nazionale e una fetta da 31,5 milioni di euro per la Toscana: sono in fondi che Roma ha destinato alla Regione per il contrasto alle liste d'attesa in sanità e sul cui impiego ha fatto il punto l'assessore regionale Simone Bezzini rispondendo a un'interrogazione della consigliera regionale e capogruppo M5s Irene Galletti.

Le liste d'attesa in sanità rappresentano un problema diffuso, benché non egualmente nelle diverse specialità. Lo stop a parte di visite ed esami durante la fase più acuta dell'emergenza Covid ha generato, alla ripresa dell'erogazione delle prestazioni, un surplus di prescrizioni da smaltire. Al momento, ha dato conto l'assessore regionale, per le prestazioni diagnostiche sono garantiti i tempi massimi, mentre per le visite specialistiche "siamo più in sofferenza”.

Tuttavia: "Uno studio dell’Agenzia nazionale dei servizi sanitari regionali - ha sottolineato Bezzini - ha mostrato come la Toscana sia stata l’unica regione ad incrementare, anche se di poco, le prestazioni ambulatoriali erogate nel primo semestre del 2022, rispetto allo stesso periodo del 2019”.

C'è però da correre ed è proprio quanto ci si propone di fare con i 31,5 milioni in arrivo: "Il Governo ha indicato anche i canali di recupero delle prestazioni e degli interventi non erogati a causa della pandemia - ha illustrato ancora l'assessore regionale - prevedendo tra le modalità straordinarie la possibilità di coinvolgere le strutture private accreditate in deroga ai tetti di spesa e la possibilità di ricorrere all’attività aggiuntiva per gli specialisti dipendenti e la possibilità di aumentare le ore per gli specialisti convenzionati". 

A Galletti che gli aveva chiesto chiarimenti sulla necessità di utilizzare in maniera strutturata i fondi messi a disposizione, l’assessore ha chiarito che “al 31 Ottobre risultano essere stati spesi circa 20 milioni di euro, pari al 62,7% del totale del finanziamento e che i restanti 11,5 sono già stati programmati per il recupero di prestazioni per i mesi di Novembre e Dicembre”.

Una risposta che non ha soddisfatto la capogruppo M5s in Consiglio regionale: “Il punto cruciale è la sofferenza delle liste di attesa di chirurgia", ha affermato. Ed ha aggiunto: “La criticità che emerge – ha proseguito Irene Galletti – è che il gruppo di intervento di chirurgia non trova un riscontro adeguato quando si arriva nel reparto per la degenza, perché le chirurgie da un dato che abbiamo risultano essere utilizzate al 50%”.


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