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Attualità giovedì 27 agosto 2015 ore 15:39

Bettollini: “Il patto di stabilità deve finire”

Foto di: foto pagina facebook Juri Bettollini

Bettollini esprime il sostegno a tutti i sindaci dei territorio colpiti dall’alluvione e il dissenso nei confronti di patto di stabilità



CHIUSI — “Il patto di stabilità è un’esperienza fallimentare che deve finire perché il rischio è quello di far morire dei territori costringendoli alla maledizione dell’assenza di sviluppo. Le catene del patto di stabilità rappresentano un meccanismo contorto e inaccettabile per il quale non è possibile pagare i professionisti che lavorano per il Comune, avviare lavori pubblici o affrontare situazioni straordinarie pur avendo i soldi in cassa. Tutto questo è figlio di una politica vecchia e che deve finire perché i sindaci non si possono più presentare di fronte ai cittadini, magari dopo un’alluvione come quella che ha colpito il territorio senese in questi giorni, e dire semplicemente che abbiamo le mani legate a causa del patto di stabilità. Bene fa il sindaco di Asciano Paolo Bonari a dire che sforerà il patto, da Chiusi riceverà il massimo sostegno e invito anche tutte le amministrazioni del nostro territorio a fare lo stesso.” 

Il Comune di Chiusi già alcuni anni fa, nel 2012 con l’allora sindaco Scaramelli, aveva annunciato di essere pronto a violare il patto di stabilità come forma di disobbedienza civile. Dopo tre anni le posizioni almeno sulla filosofia della legge non sono cambiate e con un evento calamitoso alle spalle il primo cittadino di Chiusi si dichiara pronto a sostenere la scelta di quei Comuni che decideranno di violare il patto” 

“Ho visto con i miei occhi – continua Bettollini – il disastro che la pioggia ha portato in questi giorni nei territori del senese. Con gli operai di Chiusi abbiamo dato tutto l’aiuto di cui siamo stati capaci e siamo pronti a ripartire anche subito se ci fosse la necessità. Il lavoro di tanti volontari è encomiabile e non smetterò mai di ringraziare i nostri operai comunali che, coordinati con grande professionalità e competenza dal nostro tecnico Luciano Scricciolo, ad Asciano e Buonconvento si sono messi a disposizione così come gli operai che sono rimasti a Chiusi sempre allerta e pronti per eventuali interventi. Purtroppo tutto questo non basta perchè la conta dei danni ammonta a decine di milioni di euro. 

Queste ferite non possono rimanere cicatrici indelebili di un territorio; bisogna intervenire subito aiutando le imprese e le famiglie che hanno perso tutto. Non abbiamo il lusso di poter aspettare, occorre agire immediatamente e se questo significa, per i Comuni colpiti dalle piogge, andare contro la legge assurda del patto di stabilità, che fa di tutta un’erba un fascio senza distinguere i Comuni virtuosi, lo capisco e sono pronto a sostenere con tutte le nostre forze questa scelta.”


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