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Attualità mercoledì 08 luglio 2020 ore 12:47

​Salvini, l'imprevisto e la wedding suite

Retroscena sulla tappa aretina del leader della Lega: dalle strategie elettorali alla notte con Francesca Verdini nel relais sul Lago Trasimeno



AREZZO — L'agenda di Matteo Salvini ha ritmi serrati. I tempi sono contingentati perchè in campagna elettorale il leader della Lega non si risparmia: selfie a ripetizione e bagni di folla raccontano del suo appeal tra la gente che, certo, sconta il penalty dell'opposizione al governo - della serie: non sono più le piazze salviniane di una volta - ma non ha perso il suo smalto. Capita però che un fuori-programma scombini i piani e crei un po' di scompiglio negli ambienti aretini del centrodestra.

Se al mattino le tappe in agenda erano: Massa, Montecatini, Firenze (incontro con i commercianti) e Arezzo; a sera è comparsa una tappa in più, non prevista dal programma ufficiale: Castiglion Fiorentino. In realtà, doppia tappa perchè Matteo Salvini e la compagna Francesca Verdini hanno deciso di pernottare a pochi chilometri dalla cittadina della Valdichiana.

Notte di stelle a Villa Baroncino, un magnifico relais di lusso con vista sul Lago Trasimeno. Wedding suite per la coppia e chissà che non sia di buon auspicio per un futuro matrimonio.

Ma chi è stato a scombinare i piani?

I soliti bene informati puntano l'indice sul sindaco di Castiglion Fiorentino Mario Agnelli che con Salvini vanta da tempo un feeling. Sarebbe stato proprio il leader della Lega, a voler aggiungere Castiglion Fiorentino nella tabella di marcia aretina, prima della cena elettorale con duecento persone organizzata a Pieve a Quarto, rigorosamente a metà strada tra Castiglioni e Arezzo. Alla fine, Agnelli ha potuto contare sulla visita privata del leader della Lega a Palazzo San Michele (con tanto si scambio di maglietta con l'effigie di “Super-Mario”) e nella “coda” serale della cena.

Perchè il fuori-programma castiglionese dal momento che non ci sono alle viste appuntamenti elettorali?

Bocche cucite, ovviamente, ma non è difficile ipotizzare che Salvini abbia chiesto ad Agnelli l'impegno per un ruolo di primo piano nella battaglia per la conquista della Toscana. Del resto, non è una novità che il suo nome, per qualche mese, sia stato nella rosa dei potenziali candidati alla presidenza della Regione.

Una cosa è certa: l'incontro tra i due e la colazione di stamani sulle rive del Lago insieme a un gruppo ristretto di amministratori umbri e politici leghisti, è servita a rinsaldare i rapporti.

Alla cena elettorale Salvini ha sottolineato l'importanza della sfida elettorale che ad Arezzo diventa doppia: Comune e Regione. Non sono mancate digressioni sulla vittoria del Milan che “parte indietro ma poi vince, un po' come noi”. 

Al tavolo con Salvini (Francesca Verdini al suo fianco) c'erano i sindaci del centrodestra arrivati da Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, e da Siena Luigi De Mossi, oltre ad Alessandro Ghinelli, Mario Agnelli, il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini (presidente della Provincia), i colleghi di Cortona Luciano Meoni e di Castiglion Fibocchi Marco Ermini, la candidata governatore Susanna Ceccardi

Presenti i vertici della Lega con in testa la senatrice Tiziana Nisini, il coordinatore provinciale Nicola Mattoni (organizzatore del convivio), il presidente di Estra Francesco Macrì e il coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia Francesco Lucacci, il consigliere regionale leghista Marco Casucci.

La delegazione di Forza Italia era guidata dal coordinatore provinciale Bernardo Mennini ma non è passata inosservata l'assenza dei due parlamentari azzurri, Stefano Mugnai che è pure coordinatore regionale del partito, e Maurizio D'Ettore, eletto ad Arezzo. Impegni romani improrogabili tra votazioni d'Aula e di Commissione parlamentare, si dirà, eppure Roma e Arezzo non sono così lontane. Tant'è.

Salvini è ripartito stamani per la Capitale ma tornerà in terra d'Arezzo. Quando la sfida si farà più dura e tutto si giocherà su un voto in più. 

Lucia Bigozzi
© Riproduzione riservata


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