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Attualità giovedì 16 marzo 2023 ore 11:40

Allarme lupi, dall'Aretino petizione ai ministri

Il Comitato ha raccolto tra capoluogo e le quattro vallate quasi 4mila firme e si è rivolto ai dicasteri dell'Agricoltura e dell'Ambiente



AREZZO E PROVINCIA — Boom di firme raccolte dal Comitato “Emergenza lupo – Arezzo” per la petizione rivolta all’onorevole Francesco Lollobrigida, Ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ed all’onorevole Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, che hanno le competenze relative alla gestione della popolazione della specie Canis lupus nel territorio nazionale.

Ecco l’oggetto della petizione. "Dalla promulgazione delle norme che hanno istituito la difesa dei lupi, inserendoli tra le specie particolarmente protette, questi sono stati lasciati procreare indiscriminatamente fino al raggiungimento di oltre 3.500 esemplari (cifra che appare comunque sottostimata), all'atto pratico le popolazioni di questi canidi non sono mai state realmente gestite, solo censite, con grande impiego di fondi e risorse pubbliche. La tradizionale diffidenza del lupo nei confronti dell'uomo ha mantenuto questo animale confinato nelle aree boschive, purtroppo a seguito della riproduzione incontrollata molti soggetti si sono spostati dalle aree a loro vocate, verso le aree antropizzate e finanche urbane. Nella provincia di Arezzo, siamo passati negli ultimi anni dai frequenti avvistamenti ad una continua predazione nei confronti degli animali, non più solo selvatici ma anche di quelli domestici e da reddito. I lupi, sempre più confidenti e spinti dalla fame stazionano intorno alle abitazioni, anche nei centri abitati, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Questo sfacciato comportamento e la fisiologica diminuzione delle prede disponibili, lasciano presagire al ritorno della predazione nei confronti anche dell'uomo, come avveniva costantemente in epoche remote. La popolazione percepisce la minaccia costituita da questi animali, rinunciando all'abitudinaria frequentazione delle periferie e delle campagne, soprattutto se in compagnia dei cani. Ogni giorno vengono diffuse le notizie di uccisioni di animali domestici e la popolazione incontra, letteralmente, i lupi davanti alla porta di casa. Di contro, nel resto dell'Europa, sono in atto delle iniziative concrete per il controllo e non per il mero conteggio dei lupi, che ormai sono troppi, sono ovunque, fanno danni enormi e costituiscono un pericolo per le persone, come si apprende dalle vicende di cronaca nazionale. Importante è anche il danno economico diretto e indotto, soprattutto a carico degli allevatori; l'ISPRA nel 2022 ha diffuso una stima dei danni da predazione da lupo nel periodo 2015 - 2019, riportando 17.989 casi di predazione, a fronte dei quali sono stati somministrati oltre 9 milioni di euro di risarcimenti. Le Istituzioni preposte alla gestione della fauna selvatica sono i Ministeri che presiedete, vi chiediamo di intervenire, presto e con decisione, a tutela dei cittadini, dei loro animali e delle proprietà. Non è più tempo di seguire dogmaticamente la protezione irrazionale, antiscientifica e incontrollata di una specie che non è assolutamente a rischio di estinzione da molti anni, se non dal punto di vista genetico, dato che il contatto con l'uomo lo espone all'ibridazione con i canidi domestici". 

In un solo mese abbiamo raccolto ben 3.691 firme. Anche Enalcaccia ha contribuito alla petizione.

COMUNE FIRME RACCOLTE 

AREZZO 1138 

VALDICHIANA 734 

 VALDARNO 147 

CASENTINO 953 

VALTIBERINA 452

Terminato questo conteggio il Comitato “Emergenza lupo – Arezzo” ha inviato una richiesta ai ministri per poter ottenere a breve un incontro con una delegazione. "Ci teniamo ad incontrarli personalmente, per manifestare loro la situazione emergenziale dovuta all’invasione dei lupi nelle nostre aree e per consegnare il plico delle firme raccolte, ognuna delle quali rappresenta una manifestazione di dissenso verso questa gestione scellerata nei confronti di un predatore infestante, dannoso e pericoloso" spiegano dal gruppo.


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