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Politica giovedì 21 maggio 2015 ore 11:28

Raspanti (PD): “Una sanità pubblica e solidale”

Il sistema sanitario deve essere gratuito e universale, e il più vicino possibile ai cittadini. Non è accettabile l'attuale situazione di tariffazione



SIENA — La candidata al consiglio regionale della Toscana, Alice Raspanti, interviene sul tema della sanità, impegnandosi in prima persona per rivedere l'attuale situazione dei ticket e rendere il sistema più solidale e vicino ai cittadini.

“Il primo atto su cui intendo impegnarmi se arriverò in Regione? La revisione dei ticket! - dice Alice Raspanti - Non è accettabile l'attuale situazione di tariffazione delle prestazioni sanitarie, economicamente insopportabile per le categorie più deboli, per i pensionati e i lavoratori dipendenti. Questo livello rischia solo di incentivare gli ambulatori privati, che infatti stanno crescendo come funghi per la nostra Regione, impoverendo la sanità pubblica e universale, dove i cittadini devono essere uguali e il sistema di accesso alle cure deve tenere conto delle condizioni economiche del paziente.”

Bisogna affermare con coraggio che il sistema sanitario deve essere gratuito e universale, e il più vicino possibile ai cittadini. - prosegue la candidata - In quest’ottica, le Società della Salute diventano fondamentali come organo di programmazione, garantendo un costante rapporto tra le ASL e i sindaci. Sarebbe un grave errore allontanare dal vertice sanitario gli amministratori locali che ogni giorno si trovano a contatto con le esigenze del territorio.”

La nostra Regione spende il 76 percento del suo bilancio per la sanità e le politiche sociali, pertanto chi entrerà a far parte del Consiglio Regionale dovrà dimostrare un'esperienza specifica in materia per amministrare con efficacia. - conclude Alice Raspanti - È in corso una promettente politica di sviluppo delle Case della Salute che vede in Italia e nella Regione Toscana l'apertura di luoghi dove i cittadini trovano servizi socio-sanitari di base offerti dal Sistema sanitario regionale, punti di riferimento chiari per il cittadini e diffusi sul territorio. Questo deve essere il paradigma da seguire: semplificare la parte organizzativa, mantenendo presidi territoriali vicini ai cittadini.”


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