Il Pd di Siena interviene sulla sanità

I democratici non sono contrari alla riduzione delle aziende Usl, basta però che i livelli di competenza e di efficenza ospedalieri rimangano alti

VALDICHIANA — "Nel 2014 – si legge nel documento scritto da segretari e sindaci PD - abbiamo firmato il patto territoriale che ha coinvolto le 4 zone della USL 7 e riteniamo che gli impegni presi in quel patto vadano rispettati e finanziati. Nel testo di legge non si evidenzia che le Società della Salute e le zone distretto possano essere rafforzate. Sulle attività di prevenzione occorre mantenere alta l'attenzione, in stretto contatto con le amministrazioni locali. Qualora, poi, la figura del Direttore generale venisse a mancare, cadrebbe un anello di congiunzione forte tra le conferenze zonali e chi decide. Questo tema si integra anche con la creazione del Dipartimento di Medicina generale di cui pensiamo facciano parte anche i pediatri”.

I democratici concordano poi sull'idea di integrare l’azienda universitaria ospedaliera e ospedali USL, ottimizzando e razionalizzando gli interventi e delle risorse, cercando così di valorizzare e integrare le varie specialità dei presidi ospedalieri. Inoltre chiedono che non siano penalizzati i cittadini della Toscana Sud e a tal proposito vogliono ribadire l’importanza del ruolo dei presidenti delle varie conferenze dei sindaci di zona.

“ Occorre che la Regione insedi la Conferenza dei sindaci in modo che questa realtà sia pronta per esprimere il parere - continua il documento - Dobbiamo anche continuare a lavorare per razionalizzare, senza privare, i cittadini che vivono in luoghi disagiati di servizi fondamentali come quelli sanitari.

Chiediamo anche che sia fatta una profonda attenzione nello scegliere i capidipartimento, questi devono essere persone con professionalità, esperienza, curricula adeguati sia nella loro materia, che nella capacità di gestire un gruppo numeroso e disperso nel territorio. Per questo riteniamo che sia fondamentale una concertazione in materia tra i professionisti universitari e quelli ospedalieri. La riforma non deve penalizzare nessuno, ma portare valore aggiunto a tutti”.

Infine nel documento i segretari ed i sindaci chiedono che l'attuale dirigenza, insediatasi da appena tre mesi, trovi una adeguata collocazione nel riordino di area vasta, in modo da rimanere il punto di riferimento nel continuo mutare dell'organizzazione delle varie istituzioni.

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