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Attualità mercoledì 12 agosto 2015 ore 16:41

Turismo, Fatighenti interviene sull’accordo

Tourism Experience è il progetto-pilota sul turismo, il quale mira a gestire iniziative di informazione delle eccellenze del territorio



CHIUSI — Il segretario Pd del Comune di Chiusi Pamela Fatighenti interviene sulla questione del nuovo accordo sul turismo Tourism Experience e dice:Apprendiamo dalle notizie di oggi che alcuni comuni della Valdichiana Senese, sei per l'esattezza, hanno siglato un accordo sul turismo che coinvolgerebbe i comuni stessi in un progetto di comunicazione e promozione del turismo della nostra area.

La necessità di tale accordo, si deduce dai comunicati, scaturirebbe a seguito del riordino delle provincie e della successiva Legge Regionale che delega i Comuni in tema di turismo. Il nostro territorio é da sempre attrazione turistica della parte sud della Toscana in un'area che abbraccia la Valdichiana e parte della Val D'Orcia, tra bandiere arancioni e patrimoni dell'umanità, tra archeologia, etruschi, cultura, enogastronomia e termalismo. Peculiarità che fanno dell'attività turistica una delle principali risorse, soprattutto economiche, dei nostri comuni e di gran parte della nostra provincia.

Data l'importanza di tale materia, non può prescindere da un ragionamento comune e condiviso su certi ambiti e non può non passare da un confronto politico, tanto a livello di area Valdichiana che a livello provinciale. Confronto che tutt'oggi é risultato del tutto insistente. Nell'interesse delle nostre terre e delle nostre amministrazioni, che spesso si ritrovano sole a dover gestire questioni fondamentali per i singoli comuni, vi é più spesso la necessità di fare sinergia e di collaborare per decidere uniformemente e possibilmente in modo unanime sui percorsi da intraprendere.

La scelta di pervenire a tale accordo sul turismo, peraltro discutibile dal punto di vista della validità formale e sostanziale, non può basarsi sulla richiesta di un singolo comune in cui viene richiesto di aderire ad un progetto del quale prima non si sia discusso nelle sedi e nei tempi opportuni, magari coinvolgendo anche gli operatori di determinati settori.

Viene a questo punto da chiedersi quale é il ruolo dell'Unione dei Comuni (organismo nato proprio con lo scopo di accentrare e di conseguenza cercare di ottimizzare risorse e servizi) e quale quella della politica e dello stesso PD di zona e provinciale, che non si è pronunciata in merito e che sembra non aver ben chiara la direzione da tenere a breve e lungo termine sul futuro dei nostri territori. Tutto sembra essere lasciato all'iniziativa degli amministratori che devono scegliere che strada intraprendere e magari a quella di Comuni 'capofila', che si arrogano il diritto di dettare la linea a tutto campo e prevedendo per gli altri Comuni, magari più piccoli, ma con altrettante realtà turistiche di pregio, semplicemente la facoltà di aderire o meno a progetti così importanti per la nostra comunità, all'insegna del “chi c'è c'è” .

É l'ora che la politica torni ad avere il proprio ruolo, che si confronti e si apra alla discussione, che affronti in modo chiaro e deciso determinate tematiche e proceda verso un ragionamento di prospettiva e di macroarea. Solo così potremmo parlare di reali sinergie e rendere le nostre terre competitive rispetto alle realtà maggiori".


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