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Cultura giovedì 22 giugno 2023 ore 19:20

Al Quirinale i bronzi di San Casciano dei Bagni

Uno dei bronzi
Uno dei bronzi

Il presidente Mattarella ha inaugurato la prima mostra pubblica degli straordinari reperti scoperti nel santuario termale etrusco-romano in Toscana



ROMA — Gli Dei ritornano: si intitola così la mostra al Quirinale inaugurata oggi pomeriggio dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e in cui per la prima volta in assoluto saranno presentate al pubblico le straordinarie scoperte effettuate nel 2022 nel santuario termale etrusco e romano del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni in Toscana.

La mostra nel massimo palazzo d'Italia - che aperta al pubblico da domani 23 Giugno al 25 Luglio e poi riaprire ancora dal 2 Settembre al 29 Ottobre - si snoda come un viaggio attraverso i secoli all’interno del paesaggio delle acque calde del territorio dell’antica città-stato etrusca di Chiusi.

Oggi alla presentazione sono intervenuti il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il sindaco di San Casciano dei Bagni Agnese Carletti e i curatori della mostra, Massimo Osanna che è il direttore generale dei Musei e Jacobo Tabolli quale direttore del Progetto scientifico San Casciano. 

A partire dall’età del bronzo fino all’età imperiale, la grande tradizione di produzioni in bronzo di quest’area dell’Etruria è presentata come una spirale del tempo e dello spazio: come l’acqua calda delle sorgenti termali si fa vortice e diviene travertino, così il visitatore scopre come le offerte in bronzo incontrino l’acqua non solo a San Casciano ma in una moltitudine di luoghi sacri del territorio.

Oltre 20 statue e statuette, migliaia di monete in bronzo e ex-voto anatomici raccontano una storia di devozione, di culti e riti ospitati in luoghi sacri dove l’acqua termale era usata anche a fini terapeutici. L’eccezionale stato di conservazione delle statue all’interno dell’acqua calda ha permesso anche di tramandare lunghe iscrizioni in etrusco e latino che raccontano delle genti che frequentavano il luogo sacro, delle divinità invocate e della compresenza di Etruschi e Romani attorno all’acqua calda. 


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