Un pozzetto refrigeratore donato alla Caritas

CORTONA — Una donazione utile per ottimizzare ottimizzare il servizio del Banco Alimentare con il service della “Catena del freddo”.

Così il Lions Club Cortona Valdichiana Host ha donato alla Caritas Diocesana locale un pozzetto refrigeratore. 

La consegna è avvenuta ieri, proprio il giorno della Befana. 

"Una collaborazione che dura ormai da anni in tutto il territorio di competenza del nostro Club e che con questo passaggio ulteriore garantisce alle famiglie più bisognose anche la possibilità di consegnare cibi freschi – ha nell’occasione spiegato il presidente del Lions Club Cortona Valdichiana Host, Riccardo Rigutto – un modo per dimostrare a tutti che solo servendo il prossimo possiamo contribuire a una migliore società, anche in un momento così particolare come quello che stiamo vivendo a causa della pandemia". 

Oltre al presidente del Club, Riccardo Rigutto, hanno preso parte alla cerimonia Virgilio Badii ed Ernesto Gnerucci, rispettivamente, presidente e coordinatore Lions Clubs International Foundation della 7^ Circoscrizione del Distretto Lions Toscano , S.E. Mons. Riccardo Fontana, Arcivescovo della Diocesi di Arezzo, Cortona e Sansepolcro, l’Arcivescovo Emerito della Diocesi di Luca, Mons. MJF Italo Benvenuto Castellani, il vicepresidente del Consiglio Regionale della Toscana Marco Casucci, il sindaco di Cortona Luciano Meoni, il comandante della Compagnia e della Stazione dei Carabinieri di Cortona, rispettivamente Capitano Antonio De Sanctis e maresciallo Claudio Calicchia, il presidente don Giovanni Ferrari ed il consigliere Luciano Burroni della Caritas Diocesana Cortonese, soci del Lions Club Cortona Valdichiana Host, rappresentanti di altre Associazioni di Volontariato e Cittadini Cortonesi.

Il Banco Alimentare, con il quale il Lions Club Cortonese collabora da anni, è una ONLUS italiana che si occupa della raccolta di generi alimentari e del recupero delle eccedenze alimentari della produzione agricola e industriale e della loro ridistribuzione a strutture caritative sparse sul territorio che svolgono un’attività assistenziale verso le persone più indigenti. Ha come scopo primario la valorizzazione sociale delle eccedenze alimentari a scopo benefico. Le principali fonti di spreco nella catena agro-alimentare e su cui l’organizzazione agisce sono la produzione primaria, la trasformazione, la distribuzione e il consumo finale individuale o collettivo.

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