“Prendo atto delle misure di prevenzione adottate dalla Questura di Arezzo, apparse recentemente anche sulla stampa, a seguito delle indagini condotte dai Carabinieri di Castiglion Fiorentino, nei confronti di un cittadino non residente nel nostro Comune, ‘resosi responsabile di condotte penalmente rilevanti poste in essere a Castiglion Fiorentino, in particolare quella di truffa ai danni di esercizi commerciali’, così si legge nell’informativa, il quale non potrà fare ingresso nel nostro Comune per anni due”.
Sono queste le parole del sindaco Mario Agnelli all’indomani della notizia divulgata dalle Forze dell’Ordine e che ha visto il coinvolgimento di alcuni esercizi commerciali.
La cronaca risale a qualche settimana fa ma solo oggi il sindaco Mario Agnelli ha deciso di prendere una posizione, divulgata anche via social, sulla vicenda.
Il "foglio di via obbligatorio" non è altro che una misura cautelare emessa dal Questore nei confronti di individui ritenuti socialmente pericolosi e obbliga la persona ad allontanarsi da un determinato comune e a non farvi ritorno per un periodo che va da 6 mesi a 4 anni.
Nel caso specifico l’uomo in questione non potrà fare ritorno nel nostro comune per ben 2 anni visto che “si è reso responsabile” – così si legge – “di condotte penalmente rilevanti poste in essere a Castiglion Fiorentino, in particolare quella di truffa ai danni di esercizi commerciali”.
Le truffe sono reati che tolgono fiducia, sicurezza e serenità e forse tra gli strumenti che possano fungere da deterrente c’è proprio quello del “foglio di via obbligatorio” che allontana l’individuo per un periodo che va da 6 mesi a 4 anni.
“Questo cosiddetto ‘Foglio di Via Obbligatorio” – continua il sindaco Agnelli – “spero che serva da monito per altri malintenzionati e che possa essere adottato per tutti coloro che pensano di venire nel nostro Comune a delinquere”.
Una sorta di “daspo urbana” che trasforma per il soggetto in questione Castiglion Fiorentino una zona rossa invalicabile per 2 anni.