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Temporale e terremoto, una notte da incubo

Una prima scossa alle 19.11 di 5.4, una seconda alle 21.18 di 5.9, è iniziata così la lunga notte di Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita e Preci

Dopo la prima scossa di terremoto alle 19.11, di magnitudo 5.4, che ha interessato la zona al confine tra Marche e Umbria, tra le province di Macerata, Perugia e Ascoli Piceno, sono stati registrati altri 21 eventi sismici, poi alle 21.18 la nuova forte scossa di terremoto, di magnitudo 5.9, con epicentro localizzato tra Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita, nelle Marche, e Preci, in Umbria.

Un vero e proprio sciame sismico quello che ha interessato il Centro Italia. Entrambe le scosse sono state avvertite molto bene anche in Valdichiana, ma per fortuna non sono stati rilevanti danni a cose e a persone. In alcuni paesi, dopo la seconda forte scossa, la gente è scesa in strada impaurita vedendosi oscillare i lampadari sopra la testa e tremare la terra sotto la sedia.

Ieri sera subito dopo le scosse, in direzione della provincia di Macerata dove è stato individuato l'epicentro, sono state immediatamente inviate da Siena e Pistoia, su disposizione del Centro Operativo Nazionale dei vigili del fuoco, vigili del fuoco e due sezioni operative USAR versione light con cinofili. 

A preoccupare la Valdichiana ieri notte non era solo il terremoto ma anche il maltempo, nel territorio della Valdichiana, infatti, si è abbattuto un violento temporale con tuoni, fulmini e pioggia forte. I carabinieri, intorno alle 22.41 hanno segnalato a Pian delle Cortine sulla Siena-Bettolle un grosso e pericoloso accumulo d'acqua che poteva creare problemi di viabilità, ma il personale Anas ha provveduto a ripristino. Per il momento non si segnalano altri problemi.

Sul versante aretino della Valdichiana i centralini dei vigili del fuoco sono stati intasati, per le numerose richieste di informazioni, dopo la scossa di terremoto. Nessun danno, comunque, viene al momento segnalato ad Arezzo e provincia. 

Per quanto riguarda le aree interessate dal terremoto ci sono calcinacci lungo le strade, palazzi storici con evidenti crepe, diversi squarci sulle facciate di edifici importanti: questo è il centro storico di Visso, uno dei paesi epicentro del terremoto che ha colpito Marche e Umbria.

Ad Ussita, sempre nelle Marche in provincia di Macerata, sono crollati tratti delle mura di cinta, e ci sono stati crolli diffusi in tutto il territorio con alcune frazioni isolate.  A Norcia, Umbria, è crollata quasi per intero la chiesetta di San Salvatore a Campi. Il luogo è distante pochissimi chilometri dall'epicentro delle due scosse sismiche. La chiesa era già in parte crollata con il sisma del 24 agosto scorso.