Attualità

I genitori di Sara chiedono giustizia

La giovane trovata senza vita nella villa di Cesa è morta per un cocktail di droghe; dopo il rito funebre musulmano verrà sepolta in Marocco

Dal risultato dell’autopsia emerge che Sara, la ventenne di origini nordafricane residente a Sansepolcro trovata morta in una villetta di Cesa, è morta per un mix di oppiacei e cocaina. 

La giovane è stata trovata senza vita dai carabinieri, nuda con solo un asciugano sui fianchi e riversa a terra. Sul suo corpo nessun segno di violenza e intorno a lei tracce di spinelli, due siringhe e una scatola di antidepressivi.

L'esame autoptico è stato eseguito da Daniele Piergiovanni, dell'equipe di medicina legale di Siena, accompagnato dal tossicologo Fabio Centini. Oltre all'utopsia sono stati eseguiti dei prelievi di sangue, urine e liquido biliare, che saranno esaminati entro i prossimi due mesi.

La famiglia di Sara, intanto, chiede giustizia e vuole la verità sulla morte della figlia. I genitori adesso aspettano di poterle dare l’estremo saluto, poi Sara sarà portata in Marocco, sua terra di origine, dove verrà sepolta perchè a Sansepolcro non c’è un cimitero musulmano.

Intanto i carabinieri stanno ancora cercando i due magrebini che dovevano essere con la ragazza negli istanti prima della sua morte. Per il momento dei due uomini si sa che sono spacciatori con precedenti.