Cronaca

Falsi nomi su conti per riciclare assegni rubati

La polizia ha arrestato vicino al casello A1 di Arezzo tre persone che avevano aperto conti correnti con falso nome per riciclare assegni rubati

I poliziotti si sono affiancati all’auto per controllare visivamente l’abitacolo, all’interno tre persone originarie della provincia di Caserta che stavano tornando a casa, dopo una giornata trascorsa a Lucca in cerca di lavoro.

Al personale operante però non è sfuggito un particolare: ognuno di loro possedeva uno smartphone molto costoso di ultima generazione. I poliziotti hanno, pertanto, voluto approfondire le indagini rinvenendo nel bagagliaio dell’auto una valigia con all’interno sei carte d’identità e altrettanti codici fiscali, tutti con nomi differenti e con le fotografie dei truffatori.

Con i documenti falsi i malfattori si erano recati presso alcune banche per versare assegni rubati e prelevare, poi, contanti con il bancomat ricevuto.

I tre quindi sono stati arrestati dai poliziotti, che hanno sequestrato i documenti falsi.

Lo stesso personale ha fermato e arrestato anche due cittadini ucraini colti nella flagranza del reato di contrabbando, in quanto a bordo della loro autovettura sono stati ritrovati 50 chili di tabacco estero lavorato, che sul mercato nero avrebbe loro fruttato oltre 15.000 euro. Il pianale dell’automezzo era stato sigillato con fiamma ossidrica.

Gli stranieri sono stati arrestati e il Tribunale di Arezzo li ha condannati a un anno e quattro mesi di reclusione.