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'Centomila orti', quattro anche in Valdichiana

Approvata la graduatoria del progetto "Centomila orti in Toscana" e in tutto saranno 62 i comuni toscani nei quali verranno realizzati nuovi orti

La Regione finanzierà i progetti dei comuni fino al 70% e sono 56 i comuni toscani che hanno presentato progetti per la realizzazione dei complessi di orti urbani e ottenuto quindi un riscontro positivo dalla Regione, a questi si aggiungono i 6 comuni "pilota" (Lucca, Bagno a Ripoli. Livorno, Grosseto, Siena e Firenze) che, in virtù di una competenza storica in materia hanno cominciato a sperimentare già nel 2016 l'applicabilità del modello.

Per la Valdichiana sono stati finanziati i programmi di Montepulciano (14,253), Cetona (25,653), Sarteano (4.900) e Sinalunga (46.724).

 E a questo punto i comuni potranno dare il via all'iter per la realizzazione degli orti, che saranno affidati a associazioni e cooperative e poi concessi ai cittadini che lo richiederanno.

"Con questa iniziativa - ha commentato l'assessore regionale all'agricoltura Marco Remaschi - offriamo ai comuni toscani una grande opportunità: quella di i riqualificare spazi di paesi e città offrendo a persone di tutte le età, soprattutto ai giovani, la possibilità di sperimentare concretamente l'amore per la terra e allo stesso tempo a offrire nuovi luoghi di socialità, con l'orto come occasione di incontro e di condivisione di un'alimentazione sana e genuina".

"Proprio per il valore che attribuiamo a questo progetto – ha proseguito l'assessore – abbiamo deciso di aumentare il budget a disposizione per dare una risposta positiva a tutte le domande che ci sono arrivate dai Comuni. E così abbiamo messo a disposizione 1 milione 200.000 euro per il 2017 e un'analoga cifra per il 2018".

I Comuni adesso potranno aprire il bando per individuare le associazioni di volontariato che gestiranno gli orti. Queste ultime a loro volta li affideranno ai cittadini suddividendoli in appezzamenti di dimensioni comprese tra i 32 e i 100 metri quadri.

Secondo il modello toscano, varato nell'ambito di questo progetto, l'orto urbano è un insieme di appezzamenti di terreno che sono inseriti in strutture (denominate "Complessi di orti") che si presentano come spazi di socializzazione destinati a persone di tutte le età (soprattutto giovani), centri di aggregazione e di scambio culturale. In quest'ottica nel "Complesso di orti" sono inseriti servizi, spazi comuni, e anche connessioni wi-fi.

"E’ davvero un’occasione positiva e di stimolo - commentano i consiglieri Stefano Scaramelli e Simone Bezzini - sia dal punto di vista della riqualificazione degli spazi che così possono essere salvati dal degrado, sia come occasione di socializzazione, condivisione e scambio fra le persone. Il nostro territorio offre molte possibilità in questo senso. Non a caso Siena fa parte dei 6 comuni pilota che in virtù di una competenza storica in materia hanno cominciato a sperimentare già dal 2016 l’applicabilità di questo modello”