Attualità

'Ato sud, sistema sempre più corrotto'

Dopo la chiusura delle indagini e il rinvio a giudizio dell'ex direttore Ato Toscana Sud, il M5S torna a parlare della questione rifiuti

Portavoce M5S Cortona Matteo Scorcucchi

Nei giorni precedenti i Pm hanno chiuso le indagini e rinviato a giudizio l'ex direttore Ato sud Andra Corti insieme ad altri professionisti che hanno seguito le procedure per il maxi appalto dell’affidamento dei rifiuti dell’area Ato sud.

"Se è fin troppo facile ed evidente individuare ed imputare le responsabilità penali ai soggetti che hanno tirato le fila di questo sistema corrotto, fatto di imprese ed intrecci tutte legate al Partito Democratico, è altrettanto di facile imputazione assegnare ai Sindaci dei Comuni facenti parte di Ato sud, la responsabilità amministrativa di tutto ciò, avendo omesso sempre e comunque ogni controllo sull’operato dell’Autorità Ato sud, approvando qualsiasi provvedimento venisse presentato loro dal Direttore Corti, oggi rinviato a giudizio. Ultimo ma non meno importante, è stato rilevato che l’Ente Ato sud regolatore del servizio, ha omesso da sempre due atti fondamentali nel contrasto alla corruzione : il Piano Anticorruzione e la Carta della Qualità dei Servizi" - dice il portavoce del M5S cortonese Matteo Scorcucchi.

"E’ altresì fin troppo evidente a tutti la responsabilità politica di chi amministra la nostra Regione da sempre, ovvero il PD, nell’aver voluto a tutti costi una legge regionale che ha suddiviso la Toscana in tre macro-aree, tra l’altro disomogenee, per la gestione del servizio di raccolta e trattamento dei rifiuti, creando un affidamento di un servizio ventennale per un valore di oltre 3,5 miliardi di euro attraverso una gara cucita addosso ai vecchi gestori. Gestori che erano e sono tutte aziende e cooperative legate mani e piedi allo stesso Partito Democratico, come la Soc. Castelnuovese da pochi giorni dichiarata fallita, la Cooplat , Unieco e altre ancora per non citare anche l’intreccio con le banche MPS e BancaEtruria".

M5S poi aggiunge: "Insomma, la conferma di un intreccio politico-affaristico di quel Partito Democratico che da sempre gestisce il potere politico con il quale piazza nelle poltrone che contano persone di fiducia, e che tutto questo garantisce flussi di denaro nelle casse delle cooperative rosse e delle società legate al partito".

Prima di concludere il M5S parla dell'ultimo rapporto ISPRA: "Il rapporto conferma la possibile correlazione tra in basso tasso di raccolta differenziata (30% ) delle provincie di Ato sud e l’alto tasso di impianti di incenerimento presenti nella stessa area: inceneritori di Arezzo, Castelfocognano, Poggibonsi e Scarlino, oltre alle discariche di Terranuova Bracciolini e Civitella Paganico. Un conflitto di interessi dove, chi gestisce gli impianti è legato a chi gestisce la raccolta, ha portato a questo: con una raccolta differenziata alta questi impianti non servirebbero". - conclude Matteo Scorcucchi.