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Arrestati e rimpatriati tre pericolosi ladri

Hanno esibito i passaporti alla Polstrada che li ha fermati al casello A1, certi di non essere riconosciuti, ma il loro nuovo viaggio è durato poco

Tre malviventi, di circa trenta anni albanesi, sono stati fermati da un equipaggio della polizia di Battifolle. Gli stranieri avevano pianificato la trasferta via terra e non via mare, pensando che così avrebbero potuto eludere i controlli di polizia. Non potevano prevedere che, percorrendo l’A1, si sarebbero imbattuti nel dispositivo a reticolo che, su input della direzione Centrale delle Specialità della Polizia di Stato, è attivo sulle strade della Toscana.

I malfattori viaggiavano su una Volkswagen grigia. Analizzando le informazioni custodite dalle banche dati delle polizie europee, gli agenti hanno accertato che gli stranieri erano noti predatori, già arrestati per furti nelle case in Svizzera, Umbria e Marche.

In occasione dell’ultimo colpo, per sottrarsi alla cattura, hanno pure speronato un’ autovettura delle forze dell’ordine che li inseguiva. I tre, definiti dal magistrato di sorveglianza di Perugia come ladri professionali, dopo la condanna erano stati condotti in Albania, con il divieto di rientrare in Italia per cinque anni.

Per i soggetti fermati sono scattate di nuovo le manette. I poliziotti li hanno arrestati per violazione del divieto di reingresso in Italia, applicando la normativa Bossi-Fini. Il Tribunale di Arezzo ha convalidato l’arresto, consentendo la loro immediata espulsione. I tre sono stati accompagnati dalla Questura di Arezzo a Brindisi, per il trattenimento presso quel C.I.E., in attesa della definizione delle pratiche di rimpatrio coattivo.