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Allevamenti a secco, senza acqua e senza cibo

La siccità, dovuta alle scarse precipitazioni, sta avendo delle ripercussioni anche sugli allevamenti, perchè il fieno, mais e girasoli scarseggiano

Le piogge degli ultimi giorni hanno alleviato le colture solo in minima parte, una situazione che per certi versi risulta essere drammatica per le campagne senesi. È piovuto poco, a macchia di leopardo e ormai troppo tardi.

«La siccità 2017 – commenta il presidente Cia Siena, Luca Marcucci - verrà ricordata come una delle più gravi degli ultimi decenni. Dobbiamo tornare all’estate 2002 per trovare i campi all’asciutto come in queste ultime settimane. Grossi danni per il fieno che va negli allevamenti, in questo caso registriamo un calo di oltre il 60% rispetto alle produzioni medie. In tutta la provincia, inoltre, sono andate perse le coltura primaverili, girasole e mais. Nelle zone e nelle aziende prive di impianti di irrigazione si è perso anche il 100% della coltivazione».

Sono a secco gli invasi e anche gli allevamenti stanno rimanendo senza acqua, questo rappresenta un problema molto grave per i capi di bestiame gli animali hanno sete, in molti casi la situazione è già molto difficile, le aziende sono allo stremo.

Per quanto riguarda vigneti e oliveti, la situazione in provincia di Siena è stata compromessa dalle temperature notturne della seconda parte del mese di aprile, che hanno portato a gelate, arrestando la fase di crescita della pianta. 

«Per le olive si sta registrando – prosegue Marcucci – un calo del 50% della possibile produzione a causa delle gelate primaverili nella fase di fioritura, e della siccità estiva in fase di allegagione. Inoltre la prolungata siccità, mancanza di acqua e di cibo nelle campagne, favorisce la sempre più frequente presenza degli ungulati che così – spiega la Cia Siena – arrivano ancora di più nei centri abitati e nelle aziende agricole alla ricerca di cibo. Un problema ulteriore".