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Al via i saldi estivi, ma non tutti ne sono felici

Andrea Leonardi, coordinatore di Confesercenti Moda per Siena e provincia anticipa il pensiero dei commercianti, a pochi giorni dai saldi estivi

Sabato 1 luglio, in tutta la Regione partiranno i saldi estivi e proseguiranno per 60 giorni. Insieme ai saldi riparte anche la querelle sulla data di inizio, sulla durata e sulla normativa che ne regola il funzionamento.

Per le vendite estive di fine stagione in Toscana si prospetta una buona partenza, soprattutto nelle città d’arte e lungo la zona costiera grazie alle presenze turistiche (sia italiane che straniere) e alle temperature elevate che spingono i consumi. 

Un inizio più “regolare” si preannuncia nei centri a minor impatto turistico, dove l’arrivo anticipato del caldo ha portato i consumatori ad acquistare, già da tempo, i capi estivi. Abiti, t-shirt, sandali e costumi tra gli articoli che dovrebbero andare sold out fin dai primi momenti, grazie al proseguimento delle temperature tropicali.

“Cambiamento degli stili di vita, crescita di forme alternative al commercio tradizionale influenzano l’andamento delle vendite. Ed è proprio in virtù di questo che dobbiamo rivedere la normativa che regola i saldi di fine stagione - afferma Nico Gronchi, Presidente Confesercenti Toscana – Sarà, poi, fondamentale una discussione su natura e modalità delle vendite promozionali: controlli più ferrei e maggiore trasparenza nei rapporti con l’utente finale risultano tra le esigenze più sentite”.

“Per quanto riguarda i saldi estivi sarebbe auspicabile spostare in avanti, di qualche settimana, la data di inizio; in modo che sia più lontana dall’avvio dell’estate (21 giugno). – continua Gronchi – Anche per quanto concerne le vendite invernali di fine stagione, sarebbe auspicabile uno spostamento in avanti della data di inizio; questo per non influenzare in maniera negativa i fatturati del periodo natalizio”.

Durata limitata, chiarezza e trasparenza delle modalità di svolgimento sono i punti, per Gronchi, da cui partire per avviare un necessario percorso di cambiamento, che è nell’interesse di tutti: imprese e consumatori.