Attualità

​Una telefonata per aiutare chi combatte il Covid

Da lunedì tre esperte dialogano con le persone in isolamento domiciliare. Il servizio voluto dal Comune è gratis

“Colleghiamoci: tu, come stai?” Tre professioniste rispondono alle chiamate di chi è solo o in situazioni di difficoltà per il Covid. Lunedì il primo incontro. È il progetto che l'amministrazione comunale di Cortona porta avanti grazie alla disponibilità di tre esperte, le dottoresse Pamela Alunni, Silvia Merli e Chiara Sciarri, (le prime due psicologhe e psicoterapeute, mentre la terza è una pedagogista clinica).

L'iniziativa è stata accolta con favore dall'assessorato alle Politiche Sociali per il positivo impatto che potrà avere sulla popolazione locale, in particolare gli anziani e coloro che vivono in situazioni di fragilità, rese ancora più complicate dall’isolamento domiciliare dovuto al contagio.
Grazie alla disponibilità delle tre professioniste ci sarà la possibilità di avere un interlocutore qualificato con cui svolgere conversazioni telefoniche chiamando il numero dell'amministrazione comunale 0575 605125.
“In questo periodo in cui la comunità è colpita dall'evento pandemico abbiamo sentito la necessità di offrire gratuitamente un supporto e un ascolto professionale rivolto a tutti gli abitanti del comune di Cortona con un’attenzione particolare a coloro che vivono in uno stato di solitudine e fragilità», dichiarano Alunni, Merli e Sciarri.

Il servizio è gratuito e funzionerà in modalità telefonica . Il primo incontro sarà lunedì prossimo (21 dicembre dalle 10 alle 12); l'obiettivo è fornire un servizio di ascolto e supporto psicologico al fine di attivare una rete di sostegno sociale a fronte delle situazioni più complesse.
“Ringraziamo le tre professioniste per la disponibilità – dichiarano il sindaco Luciano Meoni e l'assessore alle Politiche Sociali, Valeria Di Berardino – in questo momento avere la possibilità di un confronto con esperte può rappresentare un'occasione per migliorare la propria situazione. Siamo convinti che l'acuirsi dei problemi psicologici rappresenti un'altra emergenza da non sottovalutare”.