Cultura

Una sede universitaria a San Casciano dei Bagni

L'Università per stranieri di Siena attiverà un laboratorio permanente legato allo scavo del Santuario ritrovato. Un investimento da 3 milioni di euro

Lo scavo archeologico a San Casciano dei Bagni

L’importante scoperta delle statue in bronzo custodite nella vasca sacra del tempio del Bagno Grande ha prodotto un altro grande risultato: a San Casciano dei Bagni sarà aperta una sede dell'Università per stranieri di Siena, operativa in ambito archelogico. 

I dettagli del progetto saranno presentati il 29 Dicembre dall'amministrazione comunale di San Casciano dei Bagnin e dal Centro di Archeologia per le Diversità e le Mobilità preromane (Cadmo) dell’Università per Stranieri di Siena.

Il progetto prevede la realizzazione di un laboratorio permanente legato allo scavo del Santuario Ritrovato e l'apertura di una foresteria che accoglierà studiosi provenienti da tutto il mondo. La sede universitaria a San Casciano dei Bagni incentiverà percorsi internazionali di ricerca e di mobilità per gli archeologi stranieri, con il supporto della cosiddetta archeologia civica, ovvero il coinvolgimento attivo della cittadinanza, così come è stato fatto sin dalle campagne di scavo del 2019.

Per la costituzione del nuovo Centro di archeologia per le diversità e mobilità preromane dell'Università per stranieri di Siena sono stati stanziati dal Ministero per l'Università e la ricerca 3 milioni di euro di euro.

"La San Casciano dei Bagni del futuro accoglierà anche la sede di un'Università - ha commentato con soddisfazione la sindaca Agnese Carletti - Non ci siamo mai posti dei limiti nell’immaginarla e vedere che, passo dopo passo, i progetti diventano realtà. E' davvero una grande soddisfazione. Questo finanziamento è fondamentale per la realizzazione delle attività previste dall'accordo di valorizzazione di cui siamo firmatari insieme al Ministero della Cultura e alla Regione Toscana, oltre ad Unistrasi ovviamente. Un grazie va al Professor Jacopo Tabolli e al Magnifico Rettore Tomaso Montanari, nonché alla Ministra Anna Maria Bernini, per aver creduto che tutto questo potesse essere possibile".