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Siccità, giorni decisivi per chiedere lo stato d'emergenza nazionale

Il Serchio è a secco d'acqua e Maremma, Valdichiana e area costiera hanno sempre più sete. Si pensa alle opere da finanziare per mitigare i danni

Si apre la settimana decisiva per la richiesta dello stato di emergenza nazionale per la siccità in Toscana. La situazione è di alta criticità. L'acqua manca e la previsione è che fino a Settembre non pioverà in maniera funzionale e rimpinguare le riserve idriche. Intanto il Serchio è a secco e Maremma, Valdichiana e fascia costiera hanno sempre più sete.

La cabina di regia sulla crisi idrica si è riunita nei giorni scorsi a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Regione a Firenze, e al termine l'annuncio: "Entro la prossima settimana verrà fatta insieme a tutti i soggetti coinvolti una valutazione per la richiesta dello stato di emergenza nazionale". 

Il punto da fare è essenzialmente quello dei progetti da finanziare e realizzare a tambur battente per mitigare i danni e preparare il territorio a fronteggiare nuovi eventuali periodi siccitosi, nella prospettiva di un clima che muta nella direzione di un innalzamento delle temperature. Insomma: il riscaldamento globale è anche locale e riguarda da vicino la Toscana. 

Le criticità maggiori al momento si concentrano nel lago di Massaciuccoli, nell’area costiera della Maremma, nel bacino del Serchio e in Valdichiana. Nella Toscana centrale si sono rivelati determinanti gli invasi di Bilancino in Mugello e di Montedoglio nell'Aretino, tanto che tra le ipotesi c'è anche quella di crearne uno simile a servizio dell'area sud del territorio, quella maremmana.

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Alla prima riunione della cabina di regia sulla siccità in Toscana hanno preso parte, insieme al presidente Eugenio Giani e all’assessora regionale all’ambiente Monia Monni, i rappresentanti degli enti e dei soggetti interessati (strutture tecniche regionali, Autorità idrica, Eaut, le Autorità di bacino, servizio prevenzione Asl, Arpat e Lamma).

“Abbiamo chiesto a tutti i soggetti intervenuti di elaborare al più presto una valutazione per poter procedere in tempi rapidi alla richiesta dello stato di emergenza nazionale. Non possiamo più attendere”, ha fatto sapere a margine il presidente Giani.

“Stiamo affrontando la peggior siccità degli ultimi 100 anni – ha aggiunto l’assessora Monni -. Ci aspettano decisioni importanti per fronteggiarla. Entro la prossima settimana attendiamo da tutti i soggetti coinvolti l’elenco delle opere da finanziare entro i prossimi 60 giorni per essere inserite nella richiesta di emergenza nazionale. Inoltre a breve invieremo una lettera a tutti i Comuni che si trovano nelle aree più critiche e che ancora non hanno emesso ordinanze per limitare gli usi di acqua. In alcune zone abbiamo già messo a disposizione autobotti e non escludiamo ulteriori limitazioni per determinati utilizzi”.