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'C'è necessità di un PD più inclusivo'

Tempo di analisi, a conclusione del congresso con l'elezione di Renzi alla segreteria, Giacomo Grazi fa un'analisi della situazione

"Il congresso appena concluso con l'elezione di Matteo Renzi alla segreteria deve avere l'obiettivo di andare avanti uniti. Quella di ricompattare un partito nella logica del nostro Segretario Nazionale, partito tramortito da guerre intestine, è una priorità che ci stanno chiedendo i nostri iscritti e che dobbiamo fare nei territori" - dice Grazi.

"Del resto anche se le nostre primarie rimangono l’unico strumento più democratico nel panorama politico italiano va rilevato il fatto della grande emorragia di assenze in questa tornata primaverile, dovuta a molteplici fattori ai quali fa posto velocemente un freno" - continua Grazi.

Nella nostra provincia nel 2013 i votanti furono 37.221, mentre lo scorso 30 aprile sono stati solo 19.745. La forza dell'elettorato, almeno in terra di Siena, dal 2013 ad oggi è andato via via scemando perdendo entusiasmo e appiattendosi forse dietro a troppi personalismi stereotipi che sicuramente non hanno giovato e prodotto quel rinnovamento tanto ricercato e tanto necessario" - chiosa Grazi.

"Quella ventata di novità incarnata da Renzi è stata di fatto assorbita in parte dal sistema; la causa forse è da ricercare, al livello locale, anche nelle tante personalità avverse che dopo appena 4 anni sembra che abbiamo spontaneamente cambiato casacca ed annacquato quel rinnovamento puro nato nel 2012. Da qui la necessità di un partito democratico più inclusivo che tenga conto delle tante anime ma soprattutto un partito che apra le porte ed accolga le idee dei suoi iscritti oggi, è sicuramente la priorità per un confronto democratico che deve produrre un necessario sostegno alla linea del nostro Segretario Nazionale" - conclude Grazi.