I militanti di Casaggì, destra identitaria, hanno affisso uno striscione con su scritto “La nostra Nazione è sangue e suolo! No ius soli”, ad espressione della chiara e netta posizione contro una legge che secondo Casaggì andrebbe a declassare i concetti di appartenenza alla Nazione e di cittadinanza.
“Lo Ius soli prevede il diritto di cittadinanza a tutti coloro che nasceranno sul territorio nazionale al contrario di ciò che avviene oggi con lo Ius sanguinis, secondo il quale si è italiani solo se, almeno, un genitore ha la cittadinanza italiana. Un tale cambiamento sarebbe il primo passo, irreversibile, verso la perdita delle nostra radici e della nostra cultura. Tutti gli elementi che ci rendono italiani, come: il sangue dei nostri caduti, il legame che ci lega alla Terra di origine, le tradizioni e la nostra storia millenaria sarebbero così sviliti. Questa legge è il frutto di un preciso disegno mirato a sostituire i popoli europei con un coacervo di culture così da indebolire i legami sociali e culturali che legano le genti della nostra Nazione, in primo luogo, ma anche dell’Europa tutta. Si formerebbero così popoli senza radici e l’Europa sarebbe invasa da individui utili, soprattutto, a coloro che vanno alla ricerca di manodopera a basso costo" - spiega Casaggì.
"La discussione che in questi giorni approderà al Senato è per noi un insulto agli italiani e all’italianità e per questo chiediamo a tutti i Senatori della Repubblica di pensare al futuro che vogliono per i loro figli e nipoti e quindi opporsi a questa legge autodistruttiva, schierandosi per la nostra identità di popolo e di integrità nazionale.” - conclude Casaggì