La mozione, presentata dal consigliere della provincia di Siena Stefano Scaramelli (Pd) e sottoscritta anche dalla consigliera Pd Ilaria Giovannetti, risponde alla delibera consiliare del Comune di Sinalunga, rafforzandone le istanze.
"La ricostruzione delle autorità di Caracas, secondo le quali si sarebbe trattato di un infarto, non ha mai convinto i familiari e risulta incompatibile con quanto riscontrato sul luogo del decesso, ovvero che Monciatti sarebbe stato in realtà vittima di un'aggressione all'interno della sua abitazione". - dichiara il consigliere regionale Stefano Scaramelli (Pd).
"Troppe
questioni sono ancora in sospeso e prive di chiarezza, a partire dai
risultati delle autopsie, mai arrivati in Italia, fino alle richieste di
rogatoria internazionale e di
effettuare ispezioni sul luogo alle quali le autorità venezuelane non
hanno ancora dato nessuna risposta.
- prosegue Stefano Scaramelli (Pd) - La mozione che ho
presentato, approvata all'unanimità dal Consiglio regionale, impegna la
Regione Toscana nel chiedere al Governo e al Parlamento di utilizzare
tutti gli strumenti a disposizione per continuare a
cercare la verità sui troppi interrogativi che circondano questa
tragica vicenda".
Conclude Scaramelli: "Quello che vogliamo, come Toscana, è che si continui ad insistere, per stare a fianco della famiglia e per riconoscere piena dignità al lavoro di Monciatti, morto nell'adempimento del proprio dovere".
La morte del funzionario sinalunghese Mauro Monciatti è avvenuta lo scorso 4 giugno in situazioni misteriose nella sua abitazione di Caracas.