Attualità

Un incontro per parlare di bimbi prematuri

Si terrà il 19 novembre un convegno per affrontare il tema del parto anticipato presso l'auditorium di Banca Tema

Come ogni anno, il 17 novembre tutto il mondo s’illuminerà di viola, il colore della battaglia per la vita che portano avanti tutti i bimbi nati prematuri. In quella data, infatti, si svolgerà la Giornata mondiale della prematurità. Per questo 2022 il tema dell’appuntamento sarà “l’abbraccio dei genitori”.

Nel 2021, nelle strutture dell’Asl Toscana sud est sono nati 241 prematuri (circa il 6% del totale), cioè bambini che vengono al mondo prima della 37a settimana di età gestazionale. Per i casi più difficili, la collaborazione tra l’Asl e l’Aous permette il ricovero nella terapia intensiva neonatale delle Scotte, centro di riferimento dell’Area vasta sudest.

Tutte le iniziative messe in campo hanno l’obiettivo di portare a conoscenza, sensibilizzare e informare sulla prevenzione del parto pretermine, sulla nascita prematura e sul percorso di crescita dei bambini che alla nascita sono ricoverati in un reparto di cure intensive. Sul territorio dell’Asl Toscana sud est saranno tanti gli eventi per questo importante appuntamento.

In provincia di Siena, sabato 19 si terrà nella sala congressi di Banca Tema a Montepulciano una giornata di rilievo dedicata al confronto tra i professionisti del settore, promossa dall’Asl Toscana sud est in collaborazione con i referenti della Terapia intensiva neonatale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese.

“I neonati gravi prematuri sono in lieve riduzione, perlomeno nella nostra azienda, - dice la responsabile della Rete neonatale dell’Asl Toscana sud est Letizia Magi. - Sono invece in sensibile aumento i neonati “late preterm” ovvero nati con età gestazionale tra 34+0 e 36+6 settimane che spesso hanno necessità di assistenza intensiva nei primi giorni di vita. Ci sono però altre categorie di pazienti che meritano la nostra attenzione, ovvero quella dei neonati ex pretermine che portano con sé conseguenze della prematurità e quella dei neonati e lattanti con patologia cronica che richiedono una presa in carico multidisciplinare. È necessaria una seria riflessione per creare percorsi e servizi per questi bambini e per le loro famiglie perché non debbano mai sentirsi soli nell’affrontare il ritorno a casa”.