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La risonanza magnetica di Nottola torna a regime

In un mese fatte più di 200 esami recuperando il ritmo che il nosocomio aveva nel periodo pre pandemia

Dalla riapertura delle agende dello scorso 11 aprile, sono ben 247 le indagini portate a termine all'ospedale di Nottola. Il dato, rilevato alla fine de mese di aprile, è stato raggiunto grazie all’impegno del team guidato dal dottor Salvatore Francesco Carbone, direttore di Radiologia che hanno riportato a regime la risonanza magnetica.

La capacità del team di lavorare in stretta collaborazione è una garanzia imprescindibile per l’ottimizzazione dei tempi e la qualità complessiva del servizio offerto. L’attività, in riferimento all’organico disponibile, si svolge su otto turni settimanali complessivi, attualmente, il giovedì pomeriggio è dedicato alle indagini di neuro risonanza con due colleghi in proiezione da Arezzo in sostituzione di due colleghe in maternità.

Durante la massima espansione del Covid, la necessità di distanziamento aveva imposto una riduzione degli esami a sei esami per seduta, quattro in meno rispetto alla normalità. L’attività della risonanza magnetica rientra negli ambiti della Radiologia degli Ospedali Riuniti della Valdichiana Senese-Val d’Orcia-Amiata Senese, inserita a sua volta nel dipartimento di Diagnostica per immagini dell’Asl Toscana sud est e articolata in una struttura principale nel presidio ospedaliero di Nottola e una articolazione semplice nell’ospedale di Abbadia San Salvatore. L’operatività per Nottola è h24 su sette giorni, mentre per la struttura amiatina è su sei giorni, con copertura notturna e festiva.

Sono assicurati, oltre alla risonanza magnetica, esami di radiologia convenzionale, ecografia e tomografia computerizzata, oltreché un’attività di senologia di I e II livello. Nel 2021, nonostante l’interruzione dell’attività di risonanza magnetica da giugno, sono state effettuate circa 87mila prestazioni, di cui almeno 30 mila in attività di pronto soccorso.

Nello specifico, è curata l’attività di diagnostica e follow-up in ambito oncologico, in collaborazione con la struttura di Oncologia, anche con partecipazione attiva all’attività dei gruppi multidisciplinari oncologici. 

Torna quindi a pieno regime con un importante attività di diagnosi e prevenzione, una funzione che è fondamentale per curare le malattie in tempo.