Attualità

​“Sì all’autonomia, no a regole generiche”

Il sindaco Agnelli in un video sul suo profilo Facebook rivendica il ruolo dei sindaci e stigmatizza la tendenza a disposizioni calate dall'alto

I maldipancia dei sindaci sul Dpcm firmato Conte che dispone ulteriori strette su alcuni settori economici per contenere i contagi, non sono quelli del sindaco di Castiglion Fiorentino Mario Agnelli. Che, per intenderci, non la pensa come il collega di Bari Antonio De Caro presidente dell’Associazione nazionale dei Comuni d’Italia. Lo stesso Agnelli è consigliere nazionale e regionale dell'organismo che riunisce i Municipi, eppure non si allinea.

In un video postato sul suo profilo Facebook rilancia il concetto che va sostenendo da giorni: il punto non è tanto lo “scaricabarile” di Roma sui Municipi ai quali è demandata l’ultima parola sulle cosiddette “zone rosse”, ovvero singole vie o piazze da chiudere in caso di contagio fuori controllo, quanto piuttosto il fatto che regole nazionali calate dall’alto e valide per città metropolitane mal si confanno alle realtà territoriali dei piccoli centri urbani. 

Agnelli argomenta il ragionamento così: “Non voglio andare in contrapposizione con nessuno ma non leggo tutto questo come un "generico scaricabarile" perchè accolgo cento volte meglio una qualsiasi ordinanza regionale o comunale piuttosto che un generico Dpcm che se può essere calibrato per una città metropolitana non è detto che lo possa essere nella stessa misura per un comune di dimensioni più piccole. Anche a questo servono i Sindaci”. 

In altre parole, Agnelli rivendica un ruolo “attivo” dei sindaci e ne difende la funzione istituzionale come prima autorità responsabile della salute pubblica dei cittadini e stigmatizza un modus operandi che nella gestione della pandemia tende a relegare i primi cittadini a “semplici” esecutori di disposizioni calate dall’alto.