Attualità

​Seggi elettorali nelle scuole, Meoni boccia Conte

Il sindaco respinge le critiche e rilancia: “Impossibile spostarli altrove. La responsabilità è del governo”

Non era possibile spostare i seggi elettorali fuori dalle scuole e chi critica l’attuale amministrazione per non averlo fatto dimostra di non conoscere la realtà delle cose

Così il sindaco di Cortona Luciano Meoni risponde alle osservazioni dei rappresentanti di alcune forze politiche di opposizione, i quali, in vista delle elezioni regionali e del referendum del 20 e 21 settembre , chiedono l’allestimento degli stessi seggi in locali diversi dagli istituti scolastici.

«Non è certo il comune di Cortona il responsabile di questo stato di cose. Chi è al governo nazionale, prima ancora di stabilire la data delle elezioni doveva tenere conto della data dell’inizio del nuovo anno scolastico. Non sarebbe stato, infatti, un problema anticipare di una settimana i giorni dedicati al voto”, afferma il primo cittadino che spiega: “Mi preme rilevare che tutte le ipotesi di usufruire delle palestre, o di altri immobili, vista l’emergenza sanitaria in corso, non possono essere considerate, tenuto conto dei costi eccessivi che avrebbe comportato il loro allestimentoUn seggio deve essere un locale tecnicamente adatto, sicuro, fruibile e raggiungibile senza difficoltà. Lo spostamento della sede dei seggi, inoltre, avrebbe disorientato gli stessi elettori i quali, nella loro tessera elettorale, hanno chiaramente indicato il luogo nel quale devono andare a votare. Nessuna struttura, se non autorizzata in deroga, poteva essere individuata dal Comune di Cortona”.

Meoni aggiunge: “Nel caso in cui fosse stata trovata una soluzione alternativa, ogni elettore avrebbe dovuto essere bene informato e questa legittima richiesta avrebbe comportato un costo abnorme per le casse comunali".