Attualità

Il fotografo Mauro Sini espone a Bologna

‘Fragile Geometries’, promossa da Horror Vacui Project e A.G.E.O.P, è la personale di Mauro Sini a Bologna al Palazzo Re Enzo dal 26 febbraio 2017

Una raccolta di fotografie dedicate al primo decennio del XXI Secolo, immagini ammalianti, visioni personali ed evocative catturate dal fotografo toscano Mauro Sini in dieci anni di vita e di lavoro. Una commovente testimonianza visiva di una decennale odissea nel teatro del mondo, sommando immagine a visione, sogno ad allucinazione.

A testimonianza di questo, le venti fotografie in bianco e nero cercano di indagare il senso della rappresentazione dello spazio; bellezza inseguita in frammenti di rovine antiche o nel sublime naturale, sempre con la malinconica consapevolezza di chi sa cosa si celi dietro l’apparenza delle cose. Sussurrando nuovi misteri, per indagare le forme dell’incerto rapporto tra spazio e uomo che lo abita o lo fugge.

Un approccio personale, intimista, lontano anni luce dal reportage giornalistico, ha contribuito col tempo a qualificare la sua cifra stilistica. Sarà proprio negli anni che vanno dal 2006 al 2016 che il suo lavoro giunge a piena maturazione. Il regno del silenzio si impossessa dello spazio e le fotografie diventano visioni metafisiche del Nulla, in senso filosofico e stirneriano.

La sua fotografia potrebbe essere definita come un contrappunto di silenzi attorno al vuoto. Un silenzio popolato, con echi di voci interrotte, con rimbombi di passi già scordati. Possiamo pensare a questa fotografia come a un’arte dell’invisibile e al suo autore come a un indagatore del Nulla. La sua è una fotografia del presente, dove gli spazi sono scrutati da un occhio che indaga e specchi nei quali veder riflessi i timori dell’artista contemporaneo che si interroga sul senso dell’esistere.

La personale di Mauro Sini è a cura di Jlenia Biffi e Simone Bellotti.