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I sentieri del paesaggio più bello del mondo

San Quirico d’Orcia e Pienza presentano una mappa con 35 percorsi mozzafiato; la nuova cartina è disponibile negli uffici turistici delle due località

Dai cipressini alla Chiesa di Vitaleta a Bagno Vignoni, una mappa dei sentieri per visitare a piedi o in bicicletta il paesaggio più bello del mondo.

Un’unica cartina quella realizzata dai comuni di San Quirico d’Orcia e Pienza, dal titolo “I sentieri della Val d’Orcia”, dedicata proprio ai percorsi rurali più suggestivi, è stata presentata a Pienza, alla presenza degli amministratori e degli operatori turistico-economici dei due comuni valdorciani.

Nel cuore della Val d’Orcia più autentica e frequentata da turisti e amanti del trekking: fra San Quirico e Pienza sono stati girati ad esempio film da Oscar come il Gladiatore ed il Paziente inglese, solo per citare i più noti. Sono 19 i percorsi proposti nella campagna di San Quirico (16 per Pienza), per tutti i gusti e difficoltà: il sentiero Bagno Vignoni-San Quirico, da 6,5 km e 1 ora e 40 minuti di percorrenza; quello che ci porta ai celebri cipressini da 14,7 km per 3h40’; quello di Ripa d’Orcia da 9,9 km da 2h30’ della stessa lunghezza del sentiero della Chiesa di Vitaleta.

«Uno strumento utile e pratico per i molti turisti che in ogni momento dell’anno visitano questo territorio – sottolinea il sindaco di San Quirico d’Orcia, Valeria Agnelli -, che nel 2004 è stato riconosciuto dall’Unesco come patrimonio dell’Umanità. Ma è uno strumento rivolto anche ai cittadini che vogliono conoscere maggiormente il proprio territorio attraverso sentieri conosciuti ma anche meno noti, che non sono però di minore interesse».

«Nella nuova mappa – spiega l’assessore al turismo Luciano Gorelli – si possono trovare informazioni sul riconoscimento Unesco della Val d’Orcia; le principali notizie storiche di San Quirico e Pienza, e le informazioni sulle produzioni enogastronomiche di questo territorio, famoso per il vino Orcia, per l’olio extravergine d’oliva, per il pecorino, carni di chianina e cinta senese, oltre al miele, zafferano e ovviamente il grano. Il tutto in lingua italiana ed inglese».