Matteo Salvini torna nell'Aretino e lo fa a distanza di un anno dall'ultima sua apparizione. Se l'estate scorsa il leader della Lega perorava la causa della Ceccardi alla Regione e di Ghinelli al comune di Arezzo, questa volta la "battaglia" è quella per le suppletive.
Arrivato a Cortona per sostenere la candidatura dell'imprenditore del settore vinicolo Tommaso Marrocchesi Marzi, il numero uno della Lega si è soffermato anche al gazebo per la raccolta firme inerente la riforma della Giustizia ed ha espresso soddisfazione per le tante adesioni riscontrate.
Sul tema suppletive Salvini è categorico, ritiene che un parlamentare debba essere espressione di un territorio e non una figura "calata dall'alto".
La critica sulla scelta di Letta, quindi, è aspra e diretta. "Il Pd usa la Toscana per mettere tranquillo a Roma il suo segretario, ignorando che un territorio deve essere rappresentato in Parlamento da coloro che lo vivono quotidianamente e che conoscono le necessità".
Poi il leader leghista si sofferma anche sul tema sanitario. "Io mi sono vaccinato e consiglio tutti coloro che lo possono fare di sottoporsi alla somministrazione del siero. Il vaccino salva la vita. Allo stesso tempo io sono per le libertà, per le spiegazioni e l'educazione e mai per i divieti e gli obblighi".
Ad accogliere Matteo Salvini il sindaco di Cortona Luciano Meoni, il vicepresidente del Consiglio regionale Marco Casucci ed i massimi dirigenti locali e regionali della Lega.