Politica

Regionali, liste Pd forti e aperte al rinnovamento

Sono state approvate con 109 voti a favore, 5 contrari e 6 astenuti le liste dei candidati al consiglio regionale toscano per il Partito Democratico

Per il collegio di Siena il capolista Stefano Scaramelli, le altre posizioni in lista che sono state estratte a sorte sono Angela Pagni, Marco Spinelli, Rosa Cottone, Simone Bezzini e Alice Raspanti

Per quanto riguarda il collegio di Arezzo il capolista è Vincenzo Ceccarelli, Lucia De Robertis, Simone Tartaro, Lara Chiarini, Andrea Cutini, Sara Rapini, Andrea Vignini, Valentina Vada.

Così ha deciso la direzione del Pd della Toscana che si è riunita Firenze e ha votato le liste che presenterà nei 13 collegi, Parrini nel suo intervento ha sottolineato che le 80 candidature, 40 uomini e 40 donne, età media 45 anni, rispecchiano il pluralismo emerso nell’ultimo congresso del partito e il valore dell’ampia legittimazione territoriale delle scelte, che ha visto oltre 700 dirigenti locali del Pd partecipare alle direzioni provinciali che hanno avanzato le proposte oggi in larghissima misura convalidate dalla direzione regionale.

Il segretario regionale Dario Parrini ha commentato così le liste Pd: “Liste forti e aperte al rinnovamento che aiuteranno a garantire alla Toscana altri cinque anni di buongoverno”.

Sui capilista la proposta avanzata dal segretario regionale e accolta con oltre il 90 percento dei consensi dalla direzione regionale è stata “nel senso dell’equilibrio di genere e dell’innovazione”. Da ciò è scaturita l’idea di affidare, tranne che nel caso degli assessori regionali uscenti Saccardi e Ceccarelli, numeri uno della lista nei collegi di Firenze città e Arezzo, il ruolo di capilista a donne e uomini del partito che non ricoprono funzioni di vertice nei singoli collegi. “Mi pare di grande importanza – ha anche detto Parrini – aver messo in primo piano la questione di genere anche nei capilista. Meritano un plauso, tra i candidati non capilista, i 9 consiglieri regionali uscenti, i 4 segretari di federazione e i 4 presidenti o ex presidenti di provincia”.