Cronaca

Rave party internazionale, arrivi da tutta Europa

Il numero delle presenze si è rincorso per tutto il fine settimana, tremila o poco meno, ma di certo c'erano inglesi, francesi, spagnoli e italiani

L’area prescelta è stata la zona della diga di San Piero in Piano per l’ennesima tappa di un rave che fin dalla 4 di Sabato 19 Settembre ha destabilizzato la tranquillità della Valdorcia. La prima segnalazione alle forze dell’ordine è arrivata proprio nel pieno della notte e sul posto sono arrivate immediatamente alcune pattuglie.

I militari hanno cercato di farli desistere dal radunarsi nella diga che si trova al chilometro 10 della strada provinciale 96 che collega Contignano a Pienza, ma i ragazzi non ne hanno voluto saperne e quindi sono stati chiesti i rinforzi e così nel giro di qualche ora ai carabinieri si aggiungono i finanziari, la polizia, la Forestale e la polizia provinciale.

Per tutto il fine settimana sono stati istituiti posti di blocco per non fa passare auto e camper, ma alcuni partecipanti al rave hanno cercato strade alternative pur di raggiungere il luogo del ritrovo. Sono arrivati con tutti i mezzi e da tutte le vie possibili di accesso: dalla stazione di Chiusi da dove sono arrivati in treno, ma secondo il quotidiano La Nazione sono stati arrestati appena scesi dal treno. Sempre secondo La Nazione, altri quattro giovani sono stati arrestati invece per aver rubato un Ape 50 a S. Albino di Montepulciano. In moltissimi hanno raggiunto la Valdorcia con qualsiasi mezzo a disposizione aggirando i controlli, nonostante i posti di blocco attivati dalle forze dell’ordine e anche da privati cittadini per non consentire l’accesso a varchi principali o secondari che conducono alla diga.

Il presidio delle forze dell’ordine è stato massiccio ed è andato avanti fino al fino all’alba di questa mattina 21 Settembre, ma non è stato possibile pensare di poter bloccare o identificare tutti i partecipanti al rave party. Gli uomini in divisa, però, sono riusciti a identificare i numerosi giovani e meno giovani e fatto controlli ai mezzi con i quali erano giunti fino alla diga di San Piero. Un fine settimana di duro lavoro da parte delle forze dell’ordine per cercare di mantenere sotto controllo arrivi da varie parti d’Italia e dall’estero.

Un anno fa un analogo appuntamento si tenne non lontano dalla storica e pluricentenaria Quercia delle Checche e anche lì giovani e meno giovani arrivarono da tutta Italia e lasciarono solo tante polemiche e tanta immondizia.