Onore al merito ai corridori che hanno portato sul gradino più alto la contrada Castello, ovvero a Federico Fanetti, Jacopo Faedda, Gianni Poggioninu, Alessandro De Luca e Michele Taormina
Contignano
era risultata penultima dopo la selezione della gara di tiro con l’arco, che
determinato le posizioni di partenza. In testa, al via, c’era Borgo Maggiore, quindi, a distanza di qualche metro, Castelmorro,
Bonmigliaccio e, dopo Contignano, Castello.
La gara si e svolta regolarmente,
dopo qualche brivido per la pioggia del mattino, che ha impedito lo svolgimento
del corteo storico. Nella chiesa di San Pietro c’è stata comunque la
presentazione del drappellone, dipinto da Marco Giubilei, del Piatto degli
arcieri (realizzato da Manila Guerrini) e la benedizione dei corridori.
Il sindaco Francesco Fabbrizi e i rappresentanti del Magistrato delle Contrade
hanno consegnato ai familiari una targa alla memoria di Giovanni Fatini,
recentemente scomparso, uno dei “padri” del Palio del bigonzo: oltre a
contribuire alle ricerche storiche, ha realizzato gli stemmi, gli stendardi,
gli scudi delle contrade e dipinto anche il primo drappellone nel 2006.
Nel pomeriggio la gara di tiro con l’arco è iniziata con un piccolo ritardo, seguita dall’esibizione del gruppo sbandieratori e musici. Quindi, i lanci delle sfide, la “pesa” dei bigonzi in piazza San Pietro e, infine, la partenza della gara.
Il Palio consiste in una staffetta di coppie di corridori che, attraverso dei barellini, devono arrivare al traguardo portando il tradizionale contenitore usato per la raccolta dell’uva. Lo spirito della manifestazione è rievocare una importante tradizione vitivinicola di epoca medievale, oltre alla memoria dei nuclei abitati originari della comunità di Radicofani.