Lavoro

Poste Italiane razionalizza i servizi

A rischio chiusura anche gli sportelli di Monticchiello, Gracciano e Montisi. Uncem: "La razionalizzazione ha già interessato le aree poco tempo fa"

Oltre all’ufficio di Mercatale, di cui il sindaco di Cortona Basanieri farà tutto il necessario contro la sua chiusura, in provincia di Arezzo a rischio sono Campogialli, Pieve a Presciano, Meleto, Mercatale Val d'Arno e a rischio riduzione di orario sono Badia Prataglia, Caprese Michelangelo, Montemignaio e Verna.

Mentre in provincia di Siena è prevista la chiusura degli sportelli di Monticchiello, Pievescola, San Gusmé, Gracciano, Montisi e Serre di Rapolano, mentre la riduzione dell’orario è prevista a Corsano, Sant'Angelo in Colle e Rigomagno.

Centodue uffici postali, dunque interessati da questa nuova sforbiciata. Il piano di razionalizzazione previsto da Poste Italiane potrebbe avere forti conseguenze e dopo la denuncia della presidente regionale dell'Anci Sara Biagiotti la mobilitazione, per scongiurare una così drastica riduzione del servizio, si è allargata.

"Possiamo prendere per dimostrato – dice Daniela Cappelli, segretaria regionale dello Spi Cgil Toscana- il fatto che in un ufficio collinare o di montagna intorno al quale vivono qualche centinaio di persone, anziane per lo più, la domanda sia scarsa, ma quello postale è un servizio pubblico fondamentale e le sole leggi di mercato non possono valere. Siamo nell'era delle mail, ma le pensioni vanno ancora riscosse, lettere, raccomandate e pacchi vanno ancora spediti”.

Parole che fa proprie anche Oreste Giurlani, presidente toscano di Uncem, che ricorda come "una razionalizzazione è già stata fatta da pochi anni e ha già interessato le stesse aree poco tempo fa". "Non è possibile dimenticare o sottovalutare la funzione fondamentale di presidio che i servizi postali esercitano in montagna - ha quindi aggiunto - dove fungono anche da luogo di coesione sociale, economica e territoriale consentendo l’accesso universale a servizi locali essenziali".