I volontari del gruppo 'Sos Quercia delle Checche', nelle ore dopo il temporale, hanno effettuato un sopralluogo che ha permesso di stabilire che i punti di frattura prodotti dalla folgorazione sono diversi, in particolare è stata evidenziata una lesione orizzontale posta nella branca superiore alla porzione del tronco compromessa.
La grande quercia, riconosciuta momumento la scorsa primavera, era stata danneggiata, nell'estate del 2014, da un gruppo di vandali che salendoci sopra avevano provocato la rottura di uno dei rami più grandi.
Ma il problema per i volotari che si occupano della Quercia delle Checche, è anche un altro, ovvero c'è da capire se il fulmine abbia scaricato a terra o meno e se si
con quale intensità.
"Se il fulmine avesse scaricato a terra potrebbe avere un effetto estremamente negativo sull'apparato radicale dell'albero arrivando a comprometterlo. Noi vogliamo senz'altro pensare positivo, così come abbiamo fatto esattamente tre anni fa dopo l'evento traumatico, ma certamente tutto questo non ci voleva ad una pianta vetusta e con già le sue criticità" - è il commento di Nicoletta Innocenti, coordinatrice del gruppo “SOS Quercia delle Checche”.
Con questo ultimo accadimento, sembra proprio che la grande quercia non abbia pace.