Attualità

Pendolari ostaggi dell'inefficienza di Trenitalia

Il comitato pendolari Roma-Firenze scrive agli assessori regionali ai trasporti per segnalare i disservizi nei regionali e sulla linea Roma-Firenze

Tornano a farsi sentire i pendolari della linea Roma-Firenze, dopo che le scorse settimane hanno denunciato la mancanza di aria condizionata nei convogli durante i giorni di caldo infernale.

Gli episodi più gravi, raccontano, si sono verificati nel pomeriggio di ieri 14 Luglio, quando a causa di un non meglio precisato "problema tecnico in linea fra Roma Tiburtina e Settebagni" i treni diretti verso nord hanno accumulato fino a 150 minuti di ritardo (IC 598). Il rapporto ritardo/percorrenza (65 minuti, ad esempio sulla stazione di Orvieto) ha superato in questo caso il 250 percento.

“A ciò si aggiunge una grave carenza di informazione ai passeggeri – dicono i pendolari - se non addirittura una colpevole disinformazione da parte di Trenitalia, con il personale di stazione che continuava a ripetere, in assenza del treno sul binario, che il treno sarebbe partito con «soli 30 minuti di ritardo»”.

Tutti i ritardi infatti sono stati segnalati a "scaglioni" successivi: prima 20, poi 40, poi 50 minuti e così via; con i passeggeri lasciati in balìa degli eventi e di una stazione pesantemente aggravata da lavori in corso, oltre che dai noti problemi di mancata manutenzione ordinaria.

I pendolari precisiamo: “Questo è solo l'ultimo e il più grave di una serie di episodi. Lo stesso IC 598, ad esempio aveva fatto registrare Venerdì 3 Luglio 75 minuti di ritardo.

A chiudere il quadro di queste settimane, che hanno visto un drastico aggravamento delle condizioni di viaggio sulla Roma-Firenze, lo spostamento del binario di arrivo del IC 581 del mattino ai "binari est" della stazione Roma Termini. Questo era l'unico convoglio dell'intera tratta a mantenere un tempo di percorrenza accettabile. Tale percorrenza è ora lievitata di oltre 10 minuti.

Questo livello di servizio è inaccettabile e umiliante per tutti i passeggeri che nella stagione estiva vogliono spostarsi fra le province dell'Umbria e della Toscana e le città di Roma e Firenze, ma soprattutto per noi abbonati che siamo costretti a subirne ogni giorno le conseguenze, sul lavoro e nella vita privata, intrappolati nelle inefficienze e nel caos organizzativo di un'azienda che nella stagione turistica dà sempre il meglio di sé. Chiediamo in merito, con urgenza, il vostro intervento e la vostra tutela” – concludono.