Attualità

Nuove aperture ed economia in ripresa

Negozi in ripresa, tante nuove aperture, in testa bar e ristoranti, il dato è emerso da un studio condotto dall’ufficio attività produttive del Comune

Sono 41 in tutto le nuove attività commerciali aperte nell’ultimo periodo, dati incoraggianti che rappresentano un segnale inequivocabile di ripresa.

I dati emersi, in riferimento al lasso temporale che va dal giugno 2014 all’agosto 2015, spiccherebbe infatti una ripresa significativa del commercio cittadino. Le nuove aperture di attività economiche infatti superano nettamente le cessazioni di attività. In tutto le nuove attività aperte sarebbero 41, quelle che invece hanno chiuso le saracinesche 22, decretando così un netto saldo positivo tra negozi aperti e chiusi: nello specifico sono 3 i nuovi ristoranti aperti, 2 quelli che hanno chiuso, 5 i nuovi bar e 3 quelli con cessazione di attività. Riguardo gli alberghi si verifica la riattivazione di 1 attività e l’apertura ex novo di un’altra, infine 28 le attività commerciali aperte e 16 quelle chiuse.

Questo rappresenta un esile segnale di ripresa che si traduce in ottimismo da parte degli imprenditori, per quelli già presenti su Chianciano e per quelli che hanno deciso di investire, agevolati anche dagli sgravi fiscali sulla tassazione IMU previsti dalla nuova Amministrazione Comunale per i proprietari che concedono i loro negozi in locazione a "canone concordato".

“ È un chiaro segnale di primo superamento della crisi sistemica che mortifica da anni la nostra città – sostiene il sindaco Marchetti dalla sua pagina facebook - I dati analizzati inoltre dimostrano che Chianciano è attrattiva per gli investimenti, non solo da parte di imprenditori locali ma anche per nuovi investitori”.

Possiamo dire quindi il 2015 ha segnato la tanto attesa “ripresa” dei consumi, un segnale incoraggiante, che ripaga gli sforzi dell’attuale amministrazione comunale, che, in questo primo anno di governo, ha saputo lanciare una serie di proposte volte a rivitalizzare il commercio, un settore particolarmente depresso a causa della crisi.