Attualità

'Stupiti del patrocinio al Toscana Pride'

Il comitato 'Difendiamo i nostri figli' sono profondamente stupiti di fronte alla concessione al Toscana Pride del patrocinio di alcuni Comuni

Il comitato 'Difendiamo i nostri figli' di Montepulciano esprime profondo stupore di fronte alla notizia che la provincia di Siena e i comuni di Castelnuovo Berardegna, Montepulciano, Sinalunga, Torrita di Siena, Poggibonsi e Siena abbiano deliberato il patrocinio al Toscana Pride, che si è svolto sabato 27 maggio ad Arezzo e promosso da associazioni e gruppi LGBTIQA+ (lesbico, gay, bisex, trans, intersex, queer, agender, other diverse sexual orientations and gender identites).

"Come cittadini siamo preoccupati per i contenuti del manifesto politico del Pride regionale sottoscritti implicitamente dai nostri comuni al momento della concessione del loro patrocinio, fra cui: sostenere e rifinanziare la strategia LGBT, piena autodeterminazione nella scelta del sesso anagrafico, matrimonio egualitario, poligamia, diritto all'adozione per tutte le coppie e per i/le singol*, mercificazione della vita e della donna attraverso la legittimazione di pratiche come l'utero
in affitto e la fecondazione eterologa" - spiega il comitato.

Il comitato sposa perfettamente la linea della giunta del Comune di Arezzo e dice: "Come comitato ci troviamo in perfetta linea con la giunta del Comune di Arezzo la quale non ha concesso il patrocinio in quanto "le proposte progettuali contenute nello stesso sono divisive, marginali e marginalizzanti, nonché, in alcuni casi, incoerenti con il nostro ordinamento giuridico". La difesa e la tutela della famiglia naturale, dei bambini e l'essere contro la mercificazione della vita
e delle donne è un sentimento naturale che deve essere alla base di una buona amministrazione e di un buon governo".