Attualità

La Regione mette sotto "scorta" l'Aglione

Il prodotto, ancora a rischio estinzione, è stato inserito nel Repertorio regionale e all’Anagrafe nazionale dell’agrobiodiversità

Per salvaguardare la biodiversità agricola, la Regione Toscana ha inserito l’Aglione nel Repertorio regionale e all’Anagrafe nazionale dell’agrobiodiversità. 

Ad oggi sono oltre 700, su un totale di 880, le varietà di frutta, ortaggi, cereali, foraggi autoctoni e razze animali della Toscana che, rischiando di scomparire, la Regione cerca di salvaguardare con un sistema basato sull’azione dei "Coltivatori custodi" e sulle "Banche del germoplasma".

“Il percorso è stato interessante – dice Stefano Biagiotti, responsabile scientifico del progetto - Grazie agli studi che si sono condotti in questo progetto, e per gli approfondimenti che hanno stimolato anche la Regione Umbria. Ora dovremo dare vita a una rete di coltivatori custodi che avranno il compito di conservare la cultivar nelle proprie aziende e in diverse banche del germoplasma della Toscana. Con questa caratterizzazione, mettiamo un altro tassello per dimostrare la provenienza di tale prodotto, alla quale puntano i produttori e i consumatori, avendo già iniziato il percorso per proporre la DOP/IGP legando ancora di più l’Aglione della Valdichiana all’area di produzione”.

Più conosciuto come condimento per il famoso piatto dei pici toscani, ma già conosciuto come "Prodotto tradizionale agroalimentare" anche a livello nazionale, l’Aglione della Valdichiana è una varietà locale che appartiene alla specie Allium ampeloprasum var. holmense, da non confondersi con l’aglio (specie Allium sativum). Salvato da alcuni agricoltori locali della Valdichiana toscana e umbra, solo recentemente è stato riscoperto, recuperato e valorizzato dagli agricoltori e dagli enti locali e dalle loro associazioni e consorzi, tuttavia risulta ancora a rischio di estinzione.