Stavolta sarà proprio Zazzaretta, noto protagonista delle scene teatrali, a proporre un’esibizione tra musica e recitazione, arricchita dall’ensemble di violini e violoncelli coordinato da Katie Bruni. Prendono così una nuova forma i passi più celebri e divertenti dei capolavori di Molière. Brani popolari come le scene iniziali de “L'avaro” e de “Il misantropo”, estratti esilaranti da “Il malato immaginario”, fino al farsesco dialogo tra i due finti medici tratto da “Il signor de Pourceaugnac”, quando Zazzaretta si sdoppierà per dar vita a entrambi i personaggi.
I Giovani Archi Poliziani, formazione composta da talentuosi musicisti dell’Istituto Henze, arricchiscono la messinscena con un repertorio musicale seicentesco.
“Abbiamo pensato di fare il cabaret del ‘600 - spiega Zazzaretta - coniugando testi divertenti con musiche dello stesso periodo. Io ho fatto molto cabaret e sono al contempo appassionato di Molière: una volta conosciuto il direttore dell’Istituto Henze, il maestro Alessio Tiezzi, gli ho proposto questa idea che in futuro potrebbe evolversi anche in un’opera ancor più complessa”.