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Frodi agroalimentari, rafforzati i controlli

Alla firma del protocollo per previene e reprime le frodi agroalimentari rafforzando il controllo era presente anche il Comune di Montepulciano

Il protocollo previene e reprime le frodi agroalimentari rafforzando le attività di controllo esercitate dei dipartimenti di prevenzione delle Asl e delle Procure. Il rafforzamento si basa sopratutto sul sostegno alle Procure (ma sarà possibile destinare personale anche presso i Tribunali) che verrà assicurato dalla Regione Toscana attraverso la messa a disposizione di una task force composta da 50 addetti, 20 amministrativi provenienti dal Sistema sanitario regionale e 30 giovani selezionati attraverso i bandi del Progetto Giovanisì.

La firma al protocollo è avvenuta a Siena alla presenza dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e dai procuratori della Repubblica delle quattro province che rappresentano l'ambito territoriale di competenza, ovvero il procuratore generale presso la Corte d'appello di Firenze, Francesco D'Andrea, e dei procuratori della Repubblica di Siena, Salvatore Vitello, di Firenze, Giuseppe Creazzo, di Arezzo, Roberto Rossi e di Grosseto, Raffaella Capasso.

All’incontro era presente anche il Comune di Montepulciano con l'Assessore Michele Angiolini, unico comune della provincia citato dal Procuratore della Repubblica come modello di sviluppo economico.

"Il modello di riferimento – spiega il presidente Enrico Rossi – è quello sperimentato con successo con il progetto 'Prato lavoro sicuro' che ha permesso di accrescere il carico di lavoro delle Procure e soprattutto di intensificare i controlli. La Toscana in questo modo intende tutelare le proprie produzioni tipiche, i produttori onesti e contrastare illegalità e frodi, facendo emergere il lavoro sommerso e dando un contributo alla lotta contro l'evasione fiscale. Si tratta di un investimento in sicurezza e legalità unico in Italia che, ne siamo sicuri, darà i suoi frutti".

Alla Procura generale arriveranno cinque unità in più, 10 sono quelle destinate a Firenze, 7 ad Arezzo, 10 a Grosseto e 18 andranno a Siena. Sarà l'Estar, l'ente regionale di supporto tecnico per le Asl, a selezione attraverso un bando i dipendenti che saranno poi comandati alle Procure. Ai 20 dipendenti Asl si affiancheranno i trenta giovani del servizio civile regionale.

I requisiti richiesti per la partecipazione al progetto di servizio civile, che avrà la durata di otto mesi, ed è finanziato con 112 mila euro, sono il possesso del diploma di scuola media superiore e conoscenze informatiche di base, con riferimento ai principali software. Il numero delle unità aggiuntive è stato determinato in base al maggior numero di Dop e di Igp presenti in ciascuna delle quattro province interessate.

Le denominazioni di origine protetta e le indicazioni geografiche protette riconosciute ad Arezzo sono 18, 21 a Firenze, 23 a Grosseto e 36 a Siena.