Cronaca

Bracconieri tentano di ripulire il lago dai pesci

La polizia provinciale insieme alle guardie ittiche volontarie del lago di Montepulciano hanno fermato un’operazione di bracconaggio ittico

Erano circa le 18 di martedì scorso, quando un gruppo di giovani, i ‘Bass Hustler’, che vigilano sulla pesca e la tutela della zona, hanno notato un’enorme rete da pesca sistemata all’entrata del Canale Maestro della Chiana.

I ragazzi non hanno perso tempo ed hanno avvertito subito la polizia provinciale che ha compreso subito di cosa si trattasse ed ha organizzato turni notturni di sorveglianza per sorprendere con le mani nel sacco gli artefici del mal’affare.

La polizia si è appostata in località Binami e intorno alle 22 e hanno visto i bracconieri entrare in azione a bordo di un mezzo con targa romena che si è posizionato in modo da accogliere il pesce catturato.

I volontari invece sono stati inviati llungo le principali vie di fuga per a bloccare i responsabili in caso avessero tentato la fuga, mentre la provinciale è entrata in azione e ha fermato due uomini, due fratelli romeni che confessano tutto. Trecento metri di rete, alti un metro e quaranta centimetri con maglie di ottanta millimetri per fare razzia di pesci, lucci, carassi e persici e mettere così in pericolo tutto l’equilibro ambientale.

Per i fratelli è stata elevata una sanzione amministrativa di 2mila euro e la rimozione della rete già in nottata, mentre i pesci sono stati liberati ed è stato appurato che non ci sono stati danni alla fauna.

Quello del bracconaggio ittico è una pratica illegale che si tra sviluppando sempre di più nel Nord Italia e nell’Est Europa dove ci sono grandi corsi d’acqua e ampi laghi.