Cronaca

Arrestato componente della banda dello specchietto

La banda dello specchietto fa credere a un automobilista, spesso anziano o donna, di aver fatto un incidente; colpi messi a segno in Toscana e Umbria

Il raggiro si consuma quando la vittima viene indotta a pagare sul posto il risarcimento del presunto danno causato, generalmente dalla rottura di uno specchietto dell’altra auto. L’incidente, in realtà, esiste solo nella convinzione della vittima che, per non denunciare il sinistro all’assicurazione e subire l’aumento della polizza, cede alla richiesta di denaro.

A questa ingegnosa pratica truffaldina ricorre per lo più un gruppo di nomadi italiani proveniente dalla provincia di Siracusa, che si aggira per tutto il centro Italia e in particolare tra la Toscana e l’Umbria.

Gli ultimi casi andati a buon segno si sono verificati a Chiusi nei mesi si marzo e aprile. Dopo diversi tentativi andati a vuoto, era riuscito a ottenere da due anziani automobilisti 250 euro. Nel secondo caso, addirittura, il truffatore vedendo che la vittima tentennava nel dargli i soldi dal raggiro è passato alle minacce.

Per questo che un uomo di 40, residente in provincia di Siracusa ma di fatto senza fissa dimora, dopo essere stato individuato grazie alle indagini dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Montepulciano è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Siena per truffa aggravata ed estorsione.

La procura ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere che ieri sera i militari, dopo ricerche che sono andate avanti per giorni, hanno eseguito a Citta della Pieve, dove il pregiudicato si trovava temporaneamente, individuandolo anche grazie alla collaborazione dei colleghi della locale Stazione.

Le indagini proseguono per accertare se il malvivente si sia reso responsabile di altri episodi, magari non ancora denunciati.