Attualità

Annata difficile per il vino toscano

La Confagricoltura Toscana traccia il quadro della viticoltura che ha dovuto fare i conti con le gelate di fine aprile e la siccità dei mesi estivi

Un’annata difficile per la vendemmia toscana, un colpo per il sistema economico locale che si regge sul vino, le cause sono da ricercarsi in una concomitanza sfortunata di fattori: le gelate di fine aprile e le alte temperature, anche di notte, di questa estate. Colpa anche degli attacchi più frequenti da parte degli ungulati, che non trovando acqua per via della siccità si dissetano mangiando più frutta.

In termini assoluti si parla di una produzione che non raggiunge i 2 milioni di ettolitri di vino, contro i 2,7 della scorsa annata.

“Le perdite vanno ponderate zona per zona, ma possiamo dire che 100 milioni di euro è una stima per difetto - commenta Francesco Colpizzi, presidente sezione vitivinicola di Confagricoltura Toscana - le nostre aziende segnalano maggiori difficoltà nelle zone della Maremma, su tutto il litorale e a Montepulciano. Le piogge degli ultimi giorni potrebbero farci recuperare qualcosa, ma sarà un’annata alquanto difficile per il vino in Toscana”.

“L'annata 2017 sarà buona, ma non straordinaria. La mancanza di acqua - continua Colpizzi - genera stress idrici all’interno della pianta, provoca una maggiore concentrazione di zuccheri, ma anche una maggiore acidità. La componente aromatica sarà comunque soddisfacente. Saranno vini che richiederanno più attenzione in cantina”.