Sessant'anni, alla guida dell'azienda Capanna, tra le tenute storiche della terra del Brunello, Cencioni era già stato presidente del Consorzio nel 2008 e vicepresidente durante lo scorso mandato.
"Sarà un impegno - ha detto Cencioni – che fa leva sulla sinergia e collaborazione tra produttori, Consorzio, istituzioni e che da un lato porterà avanti alcune iniziative molto importanti già avviate dal precedente Cda come il progetto mappatura del territorio e la Fondazione Brunello di Montalcino, altro grande strumento di crescita del ‘sistema montalcinese’".
Il Consiglio ha inoltre eletto i tre vicepresidenti: Tommaso Cortonesi (31 anni, alla guida della tenuta La Mannella), Andrea Machetti (50 anni, ad di Mastrojanni, Gruppo Illy), Riccardo Talenti (37 anni, proprietario dell''omonima azienda).
"Dall''altro il Consorzio sarà impegnato – aggiunge Cencioni - a ampliare e consolidare il brand Brunello sul mercato internazionale, soprattutto in quelle aree potenzialmente molto interessanti ma dove la concorrenza è forte. L'obiettivo del Consorzio è infatti quello di svolgere un ruolo sempre più cruciale cioè di agenzia di sviluppo territoriale perché solo con un territorio forte c''è un Brunello vincente. Ciò anche attraverso un nuovo modo di fare promozione e raccontare il vino. Puntando sui giovani, come dimostra la scelta dei vicepresidenti".
Il Consorzio rappresenta una realtà che l''anno scorso ha visto una produzione di 9,8 milioni di bottiglie di Brunello, un +11% rispetto al 2014 e 4.500.000, + 17%, di Rosso di Montalcino, 20.000 bottiglie di Moscadello e 300.000 bottiglie di Sant''Antimo per un giro di affari di 187 milioni di euro ed una quota export del 70%.