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Falso Brunello venduto in un ristorante danese

200 bottiglie di Brunello e 250 di Amarone della Valpolicella sono state sequestrate dalla Guardia Forestale in un magazino in Danimarca

Il vino contenuto nelle bottiglie sembra possa essere di origine spagnola ma ad accertarlo saranno le analisi chimiche sui campioni prelevati dalle bottiglie sequestrate.

Le indagini sono iniziate nel 2014 quando un cittadino danese dopo aver acquistato alcune bottiglie di Brunello ha contattato l'azienda produttrice in Toscana denunciando sospetti sul vino che aveva comprato presso un ristorante danese a un prezzo di circa un terzo del valore. Sospetti confermati dalla stessa azienda che si è subito messa in moto per cercare di vederci chiaro nella vicenda.

I campioni del vino sequestrato sono stati inviati all'Ispettorato Centrale della tutela della qualità e repressione frodi del Ministero italiano delle politiche agricole. I risultati delle analisi sono attesi per i primi giorni di febbraio. 

Unico indagato per il momento è il cuoco danese con le ipotesi di reato di frode in commercio e vendita di prodotti industriali. Anche le etichette e i contrassegni sono risultati falsi in quanto fotocopiati.

Dalle indagini non risulterebbero italiani nell'attività di contraffazione ma la magistratura senese e danese starebbe controllando un imprenditore tedesco e il titolare dell'azienda spagnola dove il cuoco danese aveva acquistato il falso vino.