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​Meoni attacca: “Bar e ristoranti penalizzati”

Il sindaco di Cortona boccia la stretta del Dpcm suo locali pubblici: “Sufficiente il rispetto dei protocolli sanitari”

Cortona lancia un “alert” a Roma. Il Dpcm non va giù a Luciano Meoni che boccia “la decisione di far chiudere anticipatamente i bar e i pubblici esercizi qualora non dispongano dei tavolini, così come non sono d’accordo sulla limitazione dei posti a sedere all’interno dei locali”. 

Per il sindaco della città etrusca “non conta la limitazione dei posti in sé, ma il rispetto delle regole sanitarie. Questo aspetto del nuovo decreto presidenziale rischia di essere un ulteriore attacco alle attività economiche del territorio”. Meoni infatti è convinto che “i protocolli adottati sono sicuri e la loro scrupolosa osservanza garantisce di contenere la diffusione del virus”. 

Una presa di posizione netta che intende tutelare anche le numerose attività ricettive dedite alla ristorazione e alla promozione delle eccellenze enogastronomiche del territorio cortonese la cui economia punta molto sul turismo e che adesso dovranno fare i conti con nuove limitazioni, anche temporali.

Il sindaco ci tiene a sottolineare che “la comunità cortonese, tranne qualche caso ha dimostrato, fino a oggi, la propria correttezza nei comportamenti e nel rispetto delle regole. Il territorio non mostra particolari criticità e i casi di contagio fin qui rilevati sono ben monitorati dalle autorità sanitarie e dalla stessa amministrazione comunale”. Nei giorni scorsi i casi di persone positive hanno superato quota venti.