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Mazzeo (PRC): “Maggiore tutela per le Leopoldine”

Andrea Mazzeo, segretario di Rifondazione Comunista, parla dello stato di degrado delle Leopoldine e lancia un appello per la loro tutela

Il territorio della Valdichiana è disseminato dalla famose e storiche fattorie granducali denominate le “leopoldine”. Purtroppo nella maggior parte di queste strutture sono molto evidenti i segni del passato e il trascorre del tempo, versando in condizioni di degrado e intaccando l’alto valore paesaggistico.

Mazzeo (PRC) commenta così la situazione di queste storiche strutture: “Queste case dall’architettura armoniosa emanano e racchiudono dentro di sé un grande insieme di valori storici, sociali, economici. In una parola, a mio avviso, politici. Anche se il turista si affascina alla vista di paesaggi simili, a noi non può certo sfuggire lo stato di degrado in cui versano questi antichi edifici.

Ad oggi numerose Leopoldine sono in fase di distruzione e viene da chiedersi: Quanto viene fatto per salvare questo patrimonio inestimabile invece di lasciare tutto nella più totale incuria e fatiscenza? Mi rivolgo alla coscienza di molti cittadini sensibili a questi temi.

Non è propaganda o un appello alla ricerca di consensi. Quello che chiedo è una riflessione interiore, intima per ciascuno di noi, tale da porci delle domande e darci delle risposte: Quanto ci conviene lasciare che una simile mancanza di lungimiranza possa permettere al tempo di distruggere per sempre una simile ricchezza? Mi rivolgo a tutte le parti politiche, alle istituzioni, per sollecitare un cambio di passo su questo tema. O meglio, di passi di cominciare intanto a farli, coordinando iniziative con le istituzioni superiori, con la Regione Toscana in primo luogo, che certamente, se pressati da una comunità particolarmente sensibile a questo tema, non si tireranno certo indietro nella valorizzazione dell’intera area con benefici immediati per l’economia, il turismo e l’intero indotto che ne consegue.

Mi auguro che la politica sappia rispondere e che i lettori riflettano su quanto potremo perdere nel nostro territorio se si continuerà a far finta di niente, danneggiando Cortona e la sua storia".